Sono passati 17 anni da quel “Robbbbertooo!!!” urlato da una incontenibile Sophia Loren e i salti sulle poltrone di Roberto Benigni, l’ultimo italiano a portare a casa un Oscar come migliore film straniero nel 1997 con La vita é bella. Non c’è classifica sui momenti più belli della storia degli Academy Awards che non contempli l’esultanza fuori dalla righe del comico toscano che quella sera si portò a casa anche l’Oscar come migliore attore, operazione riuscita a pochi altri attori stranieri. Esimi colleghi si dovettero accontentare della solo della candidatura, ad esempio Giancarlo Giannini per Pasqualino Settebellezze (1977) e Massimo Troisi che la ricevette postuma nel 1996 per Il postino. Migliori attrici protagoniste sono invece state Anna Magnani per La rosa tatuata (1955) e Sophia Loren per La ciociara (1962), nessuna delle due però partecipò alla cerimonia di premiazione: la Magnani fu svegliata da una telefonata che la informò della vittoria nel cuore della notte e credette fosse uno scherzo, la Loren invece è diventata assidua presenter degli Oscar e commossa ricevette quello alla carriera nel 1991. Uno solo il regista premiato, Bernardo Bertolucci per L’ultimo imperatore, ma è dell’italiana Lina Wertmuller un importante primato: prima donna candidata al premio come migliore regista ancora per Pasqualino Settebellezze.

Ben 12 sono i titoli italiani che hanno vinto l’Oscar come migliore film straniero: 4 di Vittorio De Sica (Sciuscià nel 1947, Ladri di biciclette nel 1950, Ieri, oggi, domani nel 1965, Il giardino dei Finzi Contini nel 1971), 4 di Federico Fellini (La strada nel 1957, Le notti di Cabiria nel 1958, Otto e mezzo nel 1963, Amarcord nel 1964); Petri lo vinse nel 1970 con Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore nel 1990 (la vittoria fu annunciata in collegamento direttamente da Mosca) , Mediterraneo di Gabriele Salvatores, nel 1997 La vita è bella e poi l’oblio, solo na nomination per La bestia nel cuore di Cristina Comencini. Porterà a casa la statuetta Paolo Sorrentino per La grande bellezza? La delegazione del film è partita per partecipare alla cerimonia degli Oscar 2014 che si terrà il 2 marzo.

L’ultimo Oscar tricolore lo hanno vinto la coppia di scenografi Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo nel 2012 per Hugo Cabret, grazie al quale hanno conquistato la loro terza statuetta su 10 nomination complessive. Gli Oscar vinti da italiani nelle più svariate categorie sono decine, e alcuni sono dei veri habitué: 8 nomination e 3 Oscar (Barry Lyndon, Momenti di gloria, Marie Antoniette) per la costumista Milena Canonero, 3 per Giorgio Moroder (migliore colonna sonora con Fuga da mezzanotte, migliore canzone con Flashdance e Top Gun), 3 per il mago degli effetti speciali Carlo Rambaldi (King Kong, Alien, E.T.), 3 per il montatore Vittorio Storaro (Apocalypse now, Reds, L’ultimo imperatore), 2 per il collega Pietro Scalia (JFK, Black Hawk Down).

A questi si sommano tutti quelli di chi lo vinse “solo” una volta e quelli alla carriera, ossia, oltre alla già citata Sophia Loren: Federico Fellini che lo ricevette nel 1993, sei mesi prima di morire, e lo dedicò alla moglie concludendo il discorso di ringraziamento con un premuroso “Please Giulietta, stop cryng”, Michelangelo Antonioni costretto al mutismo dalla malattia ma presente nel 1995, il produttore Dino De Laurentis che nel 2001 pronunciò un discorso in difesa dei giovani talenti, il compositore Ennio Morricone che pure tante nomination aveva ricevuto e per questo risarcito con tutti gli onori del caso nel 2009, il costumista Piero Tosi che lo riceverà proprio quest’anno, anche se alla sua età ha scelto di non volare a Los Angeles.

Un bottino di 54 statuette dorate che sono solo una parziale misura dell’eccellenza italiana anche nell’arte cinematografica. Un’eccellenza che spesso ignoriamo e trascuriamo, e che invece in molti casi potrebbe essere la soluzione.

Andrea VIGNERI