La quarta serata del Festival di Sanremo si apre come di consueto con una canzone di Baglioni vestito da uomo di latta in total look argento/carta stagnola. Il cantautore fortunatamente si è subito rinsavito e ha cambiato mise, sempre lucida ma almeno nera, un po’ più ‘sobria’.

Super ospite della serata Luciano Ligabue che omaggia insieme al padrone di casa Francesco Guccini con Dio è morto. Guccini per fortuna non è morto, forse ha preso un colpo sentendo questo arrangiamento ma ha le spalle larghe e supererà anche questa.

La liturgia ripetitiva (ormai siamo alla 4 sera consecutiva!) del Festival, effettivamente, è più vivace grazie all’aiuto degli ospiti. Non sempre riescono a dare una svolta positiva ma almeno i brani vengono proposti con un’altra luce. Promossi Motta con NadaGhemon con Diodato e i Calibro 35Anna Tatangelo con Syria, Ex-Otago con Jack Savoretti. Molto applaudite anche Loredana Bertè e Irene Grandi.

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Non è il caso delle gag che anche questa sera risultano nella maggior parte dei casi lente e non così ben riuscite. A metà serata arriva il vincitore di X Factor 2019 Anastasio che con il rap Correre risveglia un po’ il pubblico assonnato dell’Ariston.

Poi prosegue la gara con una cavalcata ininterrotta. Siamo arrivati a mezzanotte e quaranta con l’ultimo duetto in gara Achille Lauro con il suo ospite Morgan. Anche questa sera siamo sopravvissuti. A chiudere la quarta puntata il presidente della regione Liguria che proclama il migliore duetto. Il premio va a Motta e la sua ospite Nada con qualche fischio del pubblico.

Martina ZANGHI’