Siamo abituate a pensare alle amanti come donne tristi che si accontentano delle briciole altrui, o addirittura orribili arpie che si appropriano degli altrui mariti senza pietà, eppure se conoscessimo appieno le situazioni forse capiremmo che non è tutta colpa loro e che in fin dei conti, essere un’amante può diventare parecchio eccitante.

Mentre il trombamico è chiaro ci preferisca  svestite e in silenzio, l’amante sembra davvero amarci perdutamente ed essere però costretto, dalle forze del destino, a rimanere con una donna che non ama: questo soddisfa i nostri desideri infantili di una favola tormentata e turbolenta, ma lascia intatta la nostra indipendenza e ci permette di continuare serenamente la nostra vita. L’amante è il giusto compromesso tra il fidanzato e l’amico di letto, perché ci ama e ci desidera ma non ci soffoca.

E il sesso ne è la riprova lampante: si torna diciottenni, tra un bacio rubato e una sveltina in ascensore, tra un motel all’americana e una performance acrobatica in un’auto che da vecchia Panda è ora diventata uno spazioso SUV.

E’ con l’amante che l’uomo si sente libero di rivelarsi per ciò che è, perché non ha nulla da dimostrare: ti compra biancheria sexy per potertela togliere, un sex toy per i momenti in cui non potrà darti piacere, ti scrive messaggi ad alto contenuto erotico quando sono troppi giorni che non ti vede, ti bacia come se ogni volta fosse la prima e dovesse essere l’ultima.

Insomma, il sesso fedifrago è un turbinio di emozioni e soddisfazione tra le lenzuola. E sulle scale, in motel, in macchina, nei bagni, alle terme… Unisce il senso del proibito, la paura di essere scoperti, la soddisfazione di aver ottenuto qualcosa che non si poteva avere e l’eccitazione della novità, in un mix esplosivo che travolge ogni cosa.

Quanto possa durare non è dato saperlo. Ma in fondo è giusto così: un giorno arriverà la persona con la quale anche la cena del calcetto e il pranzo dalla suocera saranno indimenticabili. E allora il brivido del proibito lascerà spazio alle farfalle nello stomaco. E sarà bellissimo.

Erika POMPILI

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