C’è chi nasce ordinato e chi, invece, non lo è per niente ma, mentre qualcuno, nel suo disordine, dice di trovare sempre tutto e di conviverci più che bene, per altri non è così e, anzi, nel caos rischiano di perdere documenti importanti.

Per non rischiare di vedersi tagliata la luce o il gas perché la bolletta da pagare era finita sotto una pila di fogli, riviste e plichi inutili, occorrerebbe, dunque, cercare, almeno, di raggruppare posta e documenti in pile diverse, tanto per non perdere di vista incombenze urgenti e scadenze ravvicinate.

Non si tratta di un’impresa semplice, perché i disordinati cronici proprio non ce la fanno a cambiare, il caos per loro è quasi una coperta di Linus, da preservare perché da loro sicurezza.
Il problema sopraggiunge quando un disordinato vive con un ordinato, perché a questo punto le discussioni si sprecano. Chi è abituato ad avere tutto sotto controllo, ma sistemato con criterio, è irritato da mucchi di carte, abiti ed oggetti sparsi dovunque, e la tentazione di sistemare, riordinare, buttare è troppo forte. Con il rischio di eliminare qualcosa di importante.

E allora, come si risolve il problema?
Prima di tutto, occorre arginare il disordine, magari in una stanza, in un cassetto, in uno scaffale, munendoli di scatole, cartellette, separatori, in modo che, nel loro accatastamento alla rinfusa, risultino, almeno in apparenza, ordinati.

Questo espediente permette anche, in caso di ospiti, di presentare la casa al meglio senza fare sforzi esagerati.
E’ questo il trucco di quelle amiche dalle quali, anche se capitiamo all’improvviso, sembra che abbiano pulito e rassettato ogni angolo fino ad un minuto prima: evitano di accumulare troppe cose fuori posto e sono regolari con le pulizie ordinarie. Un po’ di ordine e i pavimenti senza mulinelli di polvere riescono ad ingannare chiunque, e la casa è subito più bella, calda ed accogliente.

Ma il segreto delle persone perfettine, quelle che non hanno nemmeno un capello fuori posto, è di avere, anche loro, un posto segreto dove mettere tutti quegli oggetti o documenti dei quali non si sa che farsene. Un ripiano dell’armadio, un cassetto…sicuramente da qualche parte il disordine esiste anche da loro, perché, ricordiamocelo, nessuno è perfetto!

Vera MORETTI