Despacito, Francesco Gabbani, il fidget spinner, sono queste le parole che hanno segnato l’estate 2017?  Forse, almeno in parte, ma l’urlo “The floor is lava” ha animato le spiagge e le piazze di mezza Europa, ma soprattutto gli account Twitter più seguiti.

Di cosa si tratta? Molto semplice  si tratta della sfida, anzi molto meglio definirla “challenge”, scoppiata sul web che sta facendo diventare matti i giovanissimi.

Letteralmente The floor is lava si traduce con  “il pavimento è di lava” ed è, per certi versi la versione 2.0 di quello che i ragazzini figli degli anni 80 chiamavano Rialzo e saltavano dal tavolo al divano passando per sedie, sgabelli e muretti.

L’origine potrebbe essere quella  virale nata  da una serie di video pubblicati dalla coppia di comici britannici Kevin Freshwater e Jahannah James, che devono, in meno di 5 secondi, trovare un appiglio per poter tenere i piedi sollevati da terra senza saltare, ovviamente.

Il lava challenge si è diffuso velocemente dalla chiusura delle scuole e, a macchia d’olio e sempre più utenti hanno filmato su Youtube il loro gioco in cui il pavimento sembrava essere incandescente.

Utilizzando su Twitter  l’hashtag #TheFloorIsLava si nota che la tendenza, nata nel Regno Unito, si è subito diffusa in tutto il mondo con moltissimi contenuti pubblicati ogni giorno.

Lo schema è semplice: l’utente urla nel microfono del proprio smartphone “The floor is lava” e subito dopo tutti i ragazzi che sono con lui/lei iniziano a correre per trovare una posizione rialzata da terra entro 5 secondi, così da evitare di “scottarsi” con l’immaginaria lava presente sul pavimento come novelli Indiana Jones?

Che sia l’ennesima sciocchezza? Forse sì, ma certamente ci preoccupa immensamente meno che la minaccia del Blue Whale e, diciamo la verità ci diverte anche molto di più.

Silvia GALLI

foto tratta da Instagram

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