Winnie the Pooh, l’orsetto protagonista dei film di Walt Disney amatissimo dai più piccoli per le sue storie tenere e semplici, è protagonista di un libro, uscito il 20 ottobre e scritto da Lindsay Mattick, che si intitola “Finding Winnie: The True Story of the World’s Most Famous Bear”, ovvero Alla ricerca di Winnie : la vera storia dell’orso più famoso del mondo.

Abbiamo scoperto, così, che Winnie non è frutto di fantasia del celebre autore A.A. Milne, nonché “papà” delle avventure dell’orsetto nel Bosco dei 100 Acri, ma che è realmente esistito.

In origine, si trattava di un cucciolo femmina di orso bruno comprato per venti dollari nel lontano 1914 da Harry Colebourn, veterinario e luogotenente canadese.
Mentre si dirigeva a Salisbury, in Inghilterra, per imparare a trattare i cavalli feriti durante la prima guerra mondiale, il luogotenente Colebourn venne in contatto con l’orsacchiotta e senza esitazioni la comprò.

Il nome originario era Winnipeg, in onore della sua città natale e se la portò con sé nel Regno Unito ma, una volta giunto lì, dovette lasciarla in uno zoo di Londra, con l’idea di tornarla a prendere in un secondo tempo. Ciò non avvenne perché Colebourn venne spedito al fronte in Francia.

Ma allo zoo, Winnipeg aveva un visitatore speciale ed affezionato, Chistopher Robin, figlio di A.A. Milne, che poi divenne autore della collana di libri di Winnie the Pooh, chiamato così poiché il suo nome era stato ridotto a Winnie e in questo modo Chris aveva chiamato il suo orsetto di pezza.

Se, dunque, il protagonista è un pupazzo, in realtà le sue storie sono ispirate ad un orso vero, che aveva conquistato il cuore del piccolo Christopher, anch’esso catapultato nelle favole di Winnie the Pooh.

Vera MORETTI