Non sempre gli ospedali sono freddi ed inospitali, ma, al contrario, pensano al benessere dei loro pazienti, ma anche di chi vuole recarsi a far loro visita.

A Treviso, e precisamente all’ospedale Ca’ Foncello, è stato deciso, infatti, di allungare sensibilmente l’orario delle visite all’interno del reparto di Ginecologia ed Ostetricia.

Se, infatti, fino ad ora si poteva andare a trovare il neonato e la sua neomamma solo per un’ora al giorno, da lunedì 10 novembre le visite sono state estese a 5 ore, ininterrottamente dalle 16 alle 21.

Questa decisione è stata presa dal direttore del reparto, il dottor Enrico Busato, il quale ha fatto sapere che, con l’eccezione della cena, servita tra le 18 e 19, parenti ed amici, ovviamente alla spicciolata, potranno intrattenersi a lungo con la neomamma, che potrà, se lo riterrà opportuno, avere a fianco il suo bimbo.

Si tratta di una vera rivoluzione, che potrebbe far discutere ma anche portare molti benefici.
La mamma, in particolare, soprattutto se alla prima esperienza, avrà la possibilità di avere accanto a sé, in questa fase di vita molto delicata, le persone di cui maggiormente si fida.
Il rischio è che i visitatori possano diventare un po’ invadenti, questo è vero, ma, come spesso avviene nei reparti di ostetricia, ci saranno medici ed infermieri ad arginare l’irruenza di nonni, zii, cugini, e a farli tornare nei ranghi qualora fosse necessario.

Ecco le parole del primario del reparto, il dottor Busato: “Ci sarà più tempo per andare a conoscere i neonati ed intrattenersi con loro e con le mamme. Vale per tutti in modo da diluire in uno spazio temporale più ampio le visite che fino ad oggi erano concentrate in un’ora. Ma è una novità che farà piacere in particolare ai bambini che non saranno più costretti ad andare a trovare i nuovi fratellini e le nuove sorelline in un tempo specifico limitato e relegato nell’orario di punta per le visite. Siamo certi di aver reso più umano il nostro reparto e di averlo connotato ad una maggiore accoglienza. Chiediamo solo di fare attenzione all’ora in cui viene portata la cena”.

Vera MORETTI