10. Grandi Magazzini (1986): una pellicola corale che racconta l’intrecciarsi delle storie di una giovanissima Heather Parisi, Nino Manfredi nei panni di un attore sul viale del tramonto, Enrico Montensano vittima di uno scambio di persona, Boldi che gioca a guardie e ladri, il tutto all’interno di un grande centro commerciale, simbolo del consumismo anni ’80. Malinconico il duo Banfi con la figlia Rosanna nei panni di due clochards.

9. Sette chili in sette giorni (1986): due ex compagni di studi in medicina, Carlo Verdone e Renato Pozzetto, si ritrovano 10 anni dopo e decidono di fare l’affare, aprire una clinica per far dimagrire i ciccioni. Peccato che i loro pazienti siano però dei veri e propri casi umani: dal pugile al vescovo in partenza per la missione in Africa, dalla vecchietta romana ad un’affascinante ragazza. La regia è del fratello di Verdone, Luca, il film può a buon titolo esser considerato il primo makeover del cinema italiano.

8. Fratelli d’Italia (1989): vera e propria pietra miliare del cinema italiano degli anni da bere, la pellicola è composta da 3 episodi antologici. Il filo conduttore delle 3 storie è la mitica Fiat Tipo su cui viaggiano i protagonisti. Nel primo Christian De Sica è un borgataro romano che sogna la Costa Smeralda: riuscirà a salpare su uno yacht grazie a uno scambio d’identità e facendo invaghire la figlia di un noto imprenditore. Protagonista del secondo episodio Jerry Calà, alle prese con una scommessa per cui dovrà sedurre la moglie del capo, interpretata da un’icona del cinema anni ’80 come Sabrina Salerno. L’ultimo episodio è incentrato sul mondo del calcio: Massimo Boldi, milanista sfegatata, durante la trasferta per seguire la sua squadra a Roma, accetta un passaggio, a sua insaputa, da due ultras romanisti… Indimenticabile.

7. L’allenatore nel pallone (1984): come dimenticarsi il mitico Oronzo Canà, la Iena del Tavoliere? Un film di culto per appassionati di calcio ma non solo (senza dimenticare lo schema a bi-zona di Oronzo) e una pellicola entrata nella storia perché ospita come attori e comparse numerosi calciatori italiani dell’epoca.

6. Eccezzziunale veramente (1982): fresco di versione restaurata presentata lo scorso dicembre (quando si dice ‘diventare un classico’) la pellicola di Carlo Vanzina è un omaggio al mondo del calcio forgiato sull’imprevedibile figura di Diego Abatantuono. Nel film l’attore milanese interpretata rispettivamente un milanista (Donato Cavallo), un interista (Franco), uno juventino (Tirzan). Fil rouge di intere generazioni.

5. Fantozzi contro tutti (1980): “una mega-ditta italiana degli anni ottanta. La crisi del paese, la svalutazione galoppante, hanno finalmente generato nella classe impiegatizia un nuovo, incredibile, morboso, attaccamento al lavoro“. Questo l’incipit del terzo capitolo della saga fantozziana, il primo film in cui accanto al comico genovese troviamo Milena Vukotic, che sostituirà la Bosisio nel ruolo della mitica Pina. Uno spaccato del Paese, un film da rivedere mille e mille volte.

4. Yuppies – I giovani di successo (1986): istantanea della Milano da bere, un giro in Montenapo, due salti al Nephenta, e track weekend a Cortina. Massimo Boldi, Jerry Calà, Christian De Sica e Ezio Greggio: sono loro i 4 giovani di successo del titolo. Curiosità: è l’unico film di cui viene realizzato un sequel Yuppies 2 nello stesso anno di uscita dell’originale, il 1986.

3. Sposerò Simon Le Bon (1986): è lui, il leader dei Duran Duran, il sogno proibito di Clizia, la sedicenne protagonista del teen movie di culto, che si è trasformato nel tempo in un vero e proprio documento d’archivio della Milano degli anni ’80. Dai paninari ai fast food, dai pomeriggi in San Babila ai coloratissimi piumini Moncler, dalle tracolle Naj Oleari delle ragazze ai jeans Levi’s. I mocassini Timberland? Ganzissimi.

2. Sapore di mare (1983): appuntamento d’obbligo di ogni estate (nell’epoca di streaming online, MySky e DTR, Rai 3 fa ancora il picco di ascolti con la replica dei capitoli 1 e 2), Sapore di Mare è un film-revival, perché girato negli anni ’80 ma ambientato nel 1965. Protagonisti gli amori, le passioni e i ricordi di un’estate al mare in Versilia, tra la bellissima Selvaggia, interpretata da una giovanissima Isabella Ferrari, Gianni, e poi ancora Felicino,Luca, Marina . Sarà che ancora oggi la serata simbolo alla Capannina è quella con Jerry Calà?

1. Il ragazzo di campagna (1984): l’epopea di un giovane contadino del pavese che si trasferisce nella Milano di inizio anni ’80. Una testimonianza unica di una città che non c’è più, dai giardini di Gioia alle case di ringhiera dei Navigli. Renato Pozzetto è il re della commedia all’italiana degli anni ’80 (chi non ha visto almeno una volta Mia moglie è una strega o Mani di fata?), ma questo resta senza dubbio la sua prova indimenticabile.

Alessia CASIRAGHI

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