Ma chi l’ha detto che l’abito da sposa deve essere per forza lungo, classico, con lo strascico?

Gli abiti da sposa corti possono essere altrettanto appropriati, esattamente come abiti più convenzionali, e, oltretutto sono davvero un trend per la primavera.

Sia che si stia organizzando un matrimonio informale o semplicemente che si voglia seguire la moda, le  opzioni  sono tantissime quando si tratta di indossare un abito da sposa  sopra il ginocchio o alle caviglie.

Come sempre accade, anche per gli abiti corti ci sono delle regole da rispettare. Prima fra tutte il buon gusto: soprattutto se la cerimonia è una cerimonia religiosa, in chiesa, le misure devono rispettare i canoni previsti dalla chiesa.

Seconda, ma non meno importante regola è che l’abito corto non è e non deve essere un abito lungo tagliato. Ogni abito per essere un capolavoro, come deve essere l’abito da sposa, deve rispettare le proporzioni e, se un corpetto è disegnato per una gonna lunga, difficilmente starà bene su una mini dress o su un tipo di gonna diverso da quello per cui è stato pensato.

Un abito corto deve nascere come abito corto. I tessuti preferiti per gli abiti corti sono il pizzo, il sangallo, le sete, purché  piuttosto pesanti o rigide: bene lo shantung o il mikado, meno bene invece gli chiffon i voile che creano immediatamente l’effetto camicia da notte piuttosto che abito da sposa.

Il velo… Il galateo vorrebbe che l’abito corto non avesse il velo, ma oggi è stato sdoganato anche questo, però il velo deve essere corto, al massimo arrivare al fondo della schiena non oltre, sempre, ovviamente per una questione di proporzioni.

VIa libera alle scelte più originali come gonne in piume abbinate a top o corpetti super semplici, ma anche a nuvole di tulle rigido come moderne ballerine e, per la bella stagione, soprattutto, via libera al sangallo, una scelta originale e non scontata

Silvia GALLI