C’è spazio per la fantasia? In realtà ben poco. Il matrimonio è la cerimonia per antonomasia, pertanto un momento formale che ha bisogno di certezze, certezze che vengono offerte soltanto dall’intramontabile classico.

Dunque vediamo, con il tight e il mezzo tight la cravatta si chiama plastron ed è unsi indossa eseguendo un particolare nodo non stretto, da fermarsi con una spilla,di solito adornata con una perla bianca, e serve per coprire lo sparato della camicia maschile.Forse non tutti sanno che il plastron in origine e per definizione era la cravatta da caccia che poteva servire in casi di emergenza per soccorrere cavalieri e cavalli: per fermare le emorragie, come per immobilizzare arti fratturati. Il plastron è in tinta unita o piccola fantasia sui toni del grigio perla o al limite dell’azzurro polvere.

Per il completo, tre pezzi, classico, che sarà grigio ferro o, al massimo, ma solo per le cerimonie estive al mattino, blu navy, la cravatta è quella classica, meglio se artigianale, ma comunque ben costruita. Anche per questo completo la fantasia è bandita, grigio perla azzurrino, grigio medio, sono i colori che simboleggiano eleganza. Se il matrimonio ha un colore predominante, alcune coppie decidono di indulgere nel colore della cravatta per seguire il tema, è un rischio e come tale può portare ad un successo o ad un disastro. E’ davvero il caso di rischiare proprio il giorno delle nozze?

Qualche informazione sul nodo: di nodi ce ne sono moltissimi, più o meno complicati, più o meno ricercati, il nodo semplice sta bene a tutti e con tutti i colli di camicia, ma per essere più sofisticato lo sposo potrebbe scegliere di imparare un nodo apposta per l’occasione.nodowindsor

Il nodo Windsor, ad esempio, perfetto per le grandi occasioni,  deve il suo nome da un principe di eleganza come il duca di Windsor, è piuttosto complesso da realizzare e deve, per essere perfetto, cadere esattamente al centro del collo e nascondere l’ultimo bottone della camicia.

 

Non sarebbe davvero necessario, ma ci piace stilare la classifica, tra il serio ed il faceto, dei NO tassativi:

  1. La cravatta buffa: Gatto Silvestro, Tom & Jerry, l’albero di Natale illuminato sulla cravatta vanno bene nel primo caso per la festa della prole all’asilo – nido, per la scuola d’infanzia il pargolo potrebbe soffrire di inguaribili traumi- , nel secondo per la bicchierata in ufficio -ma solo se il vostro capo è particolarmente spiritoso o se è inglese.
  2. La cravatta nera: sarà anche vero che il matrimonio è la tomba dell’amore, noi non ci crediamo, ma la cravatta nera si riserva solo a cerimonie meno allegre.
  3. Il cravattino da smoking: lo dice la parola stessa, da smoking, e lo smoking ai matrimoni è ammesso solo per i signori che servono a tavola.
  4. il total white: state sposando David Beckham? Dimenticatevi di tutto quello che abbiamo scritto e correte via con lui tenendolo stretto per mano prima che cambi idea.
  5. La cravatta slim: è davvero il caso? Riserviamola per l’ufficio o l’aperitivo glam, non per il matrimonio.

Silvia GALLI

 

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