Decisione difficile quella dell’abito da sposa, la seconda decisione difficile dopo quella del marito da impalmare!
Scherzi a parte, ogni donna più o meno attenta all’eleganza, alla moda, al glamour… non rinuncia alla perfezione, o almeno ad una buona imitazione di essa, per il proprio abito da sposa.
Ma come fare? Ogni persona ha il proprio abito perfetto e deve indossarlo nel proprio grande giorno.
Ora tocca sceglierlo.
Prima regola: adattarsi al contesto (o anche viceversa)
L’abito deve essere adeguato allo stile di matrimonio che ci si appresta a celebrare, ma se il desiderio della sposa fosse un certo tipo di matrimonio, allora sarebbe proprio lui a dettare lo stile di tutto il resto.
L’abito lungo con velo e strascico è adatto a una cerimonia solenne, in città o in un contesto particolarmente formale, mentre la chiesetta di campagna predilige abiti più leggeri, fluttuanti, impalpabili, coroncine di fiori e veli corti.
In ogni caso, contesto formale o più bucolico, nulla vieta di cambiarsi d’abito per il ricevimento, anzi, è sempre più frequente che le spose optino per un abito più sexy e festaiolo per la festa soprattutto se danzante.
Seconda regola: Adattarsi al proprio fisico (e non viceversa)
Considerare la forma del proprio corpo è fondamentale per scegliere un vestito e per essere a proprio agio all’interno di esso. Meglio esaltare i punti forti e minimizzare le eventuali criticità, giusto? D’altronde nemmeno le top model stanno bene con tutto, ognuna ha il proprio cavallo di battaglia!
Iniziamo con classificare gli abiti:
A sirena: sottolinea le forme che, aderente fino al ginocchio poi si apre a cosa di sirena, appunto.
Ad A--.E’ il più classico degli abiti con il corpetto appoggiato al corpo e la gonna leggermente svasata di tessuto più o meno rigido a seconda delle preferenze e della stagione.
Da ballo: quelli in cui ad un corpetto minimal viene abbinata una gonna vaporosa e voluminosa .
Stile impero: tagliato sotto il seno non sottolinea il punto vita nè i fianchi ed è morbido pur non essendo vaporoso.
A sottoveste: il più semplice degli abiti scivola sul corpo senza particolare struttura.
Corto: è l’abito più semplice, ma a volte anche il più scenografico
La prossima volta vedremo che modello scegliere in base al proprio fisico.
Silvia GALLI