Le donne protagoniste di un evento che si terrà a Torino il 14 e 15 ottobre nel nuovo edificio dell’Università di Torino, il Campus Luigi Einaudi.

Si tratta dell’Ada Lovelace Day, progetto internazionale dedicato alle donne e ai risultati che sono riuscite ad ottenere in ambito scientifico, tecnologico ingegneristico e matematico.

L’AdaDay si festeggia dal 2009 ed è nato in Inghilterra ad opera di Suw Charman-Anderson, direttore esecutivo di Open Rights Group, ong inglese per i diritti di accesso al digitale, nonché famosa blogger scientifica, e dal 2012 aderisce a questa interessante ed importante iniziativa il Museo Piemontese dell’Informatica/Museo Internazionale dell’Informatica, con un evento del tutto indipendente e ricco di appuntamenti ed attività.

Cosa accadrà durante questi due giorni? Verranno celebrati i successi ottenuti dalle donne in ambiti considerati, forse tuttora, molto più maschili che femminili, ma erroneamente, al fine di incoraggiare le ragazze ad intraprendere una carriera scientifica, al di là di pregiudizi ancora molto radicati.

Ma perché questa iniziativa è dedicata ad Ada Lovelace? Chi era questa donna? Si tratta di Augusta Ada King-Noel, Contessa di Lovelace, vissuta tra il 1815 e il 1852, che fu un’antesignana per il suo periodo, se si pensa che era già a quell’epoca una matematica e una scrittrice, mestieri che alle donne erano pressoché interdetti. Divenne famosa soprattutto per il suo lavoro sull’invenzione di Charles Babbage, il motore analitico, un primitivo computer meccanico general-purpose, che permetteva di svolgere compiti generici.

Tra gli appunti scritti da Ada Lovelace sulla macchina di Babbage, è stato ritrovato quello che è considerato il primo algoritmo espressamente inteso e creato per essere elaborato da una macchina. Per questo, ancora oggi, Ada Lovelace viene considerata come la prima programmatrice di computer al mondo. Impossibile non pensare a lei come a una pioniera, e più in generale a una donna coraggiosa e perseverante, che non si è fatta intimidire da un mondo quasi totalmente maschile, ma è andata avanti per la sua strada e ha coltivato il suo talento e la sua passione.

Certo è che Ada non ebbe una vita comune, poiché essendo figlia di George Byron, il grande poeta del Romanticismo, e della baronessa Anne Isabella Milbanke, altra grande mente matematica, nominata dal marito “principessa dei parallelogrammi”, studiò con precettori di alto livello fino a scoprire la sua forte attitudine per la matematica e la scienza.

A Torino, dunque, si parlerà della “bisnonna” del pc, per poi arrivare alle donne 2.0 che studiano scienza e tecnologia con la stessa passione e perseveranza, ed affrontare poi l’argomento dell’imprenditoria femminile 4.0, perché anche la scienza, ormai, è fortemente donna.

Vera MORETTI