Non si dovrebbe rinunciare ai propri sogni, specialmente quando si potrebbero concretizzare e cambiarci la vita.
Ma, ahimè, anche l’idea più brillante rischia di rimanere chiusa in un cassetto invece di diventare realtà, a causa della mancanza di risorse e di spazi.

In un’epoca in cui, per trovare un lavoro occorre rimboccarsi le maniche e non aspettare che il telefono squilli, l’ostacolo finanziario rimane ancora, e forse sempre di più, un muro che appare invalicabile.

Per questo motivo, sta prendendo piede una nuova parola, che racchiude in sé diversi e profondi significati, ma che soprattutto apre le porte a molte startup in cerca di spazi in cui lavorare: si tratta del coworking, ovvero la condivisione degli spazi lavorativi.

Tra chi ha deciso di occuparsi di questo ambito c’è anche Coworkingfor, il portale italiano che permette in modo gratuito di inserire e ricercare annunci per la condivisione di spazi lavorativi.

Ciò che Coworkingfor fa è mettere in contatto coloro che offrono uno spazio con chi ne sta cercando uno, per periodi lunghi o brevi, o anche per pochi giorni, nel caso dell’organizzazione di un meeting.

Noi di Bellaweb abbiamo trovato questa iniziativa molto interessante, e per questo abbiamo voluto intervistare Claudia Merlini, ideatrice del progetto.

Da dov’è nata l’idea di Coworkingfor? Si tratta di un progetto ispirato dalla sua esperienza personale?
L’idea è nata dall’esperienza personale della sottoscritta. Cercavo un coworking a Roma, stavo studiando un progetto di sharing economy e puntavo sul carpooling. Visto che avevo difficoltà a trovare annunci per l’affitto di uno spazio in coworking, pensai di integrare al portale di carpooling un motore di ricerca per gli spazi in coworking. L’idea prese sempre più piede e finì per sovrastare il progetto originale.

Di cosa vi occupate esattamente?
Coworkingfor è il punto di riferimento per chi cerca e per chi affitta un coworking in Italia. Offre l’opportunità di promuoversi e di prenotare uno spazio: scrivania, sala riunioni, ufficio.

Ci illustra una sua giornata lavorativa? Si tratta di una professione da intraprendere full time o è possibile occuparsene per metà giornata?
Il lavoro in remoto è mal definibile, certamente può essere svolto sia per metà giornata che full time, ciò che cambia sono i risultati. Più tempo si dedica al sito e più si ottengono risultati in termini di visibilità e incassi.

A chi offrite i vostri servizi? Quali sono le motivazioni che spingono un potenziale cliente a rivolgersi a voi?
Il sito è pensato per offrire servizi agli host (affittuari) e ai coworker (freelance, lavoratori atipici, startupper, PMI). Siamo l’unica piattaforma italiana dedicata al tema, che funge da aggregatore degli spazi e da punto di informazione sulle tematiche relative al coworking.

Avete già una clientela tipo?
I gestori degli spazi e chi cerca uno spazio. Si tratta per lo più di liberi professionisti, detentori di partita iva, piccole società, e gruppi di lavoro.

La vostra attività è sicuramente una delle poche in un settore che offre molteplici potenzialità, cosa suggerisce a coloro che desiderano seguire le vostre orme?
Siamo ancora in una fase di early-stage, non è ancora il momento di suggerire agli altri ma piuttosto di confrontarsi con realtà nuove come la nostra, che non hanno un passato storico al quale riferirsi.

Conoscere Coworkingfor ed usufruire dei suoi servizi è semplice, poiché esiste una versione del sito anche per smartphone e tablet, per una completa accessibilità.

Vera MORETTI