A quanto pare, questa è l’estate degli eccessi, almeno per quanto riguarda le scarpe.
Delle rasoterra, che finalmente sono state sdoganate e create anche in versione chic da indossare la sera, già abbiamo parlato.

Questa volta di scena sono i sandali, un vero e proprio must della stagione calda, proposti dalle varie collezioni primavera/estate 2011 in tante varianti ma tutte rigorosamente con tacchi vertiginosi.

Nelle vetrine dei negozi ne vediamo di tutti i tipi e un denominatore comune, oltre ai tanti centimetri di tacco, sono i colori: fluo, pastello, vitaminici…l’importante è che siano vivaci e che portino le tonalità accese tipiche delle giornate di sole.

Avete voglia di osare? E allora perché non optare per uno dei modelli Gucci, semplici nel design ma particolari per i colori (verdi, viola, azzurri e pitonati) e per il tacco a spillo dorato, come la fascetta che si chiude sulla caviglia? Saranno perfetti per una serata elegante ma, ricordate bene, le cerimonie importanti prevedono ancora le scarpe chiuse!

Avete voglia di qualcosa di più eccentrico? Puntate su Alexander McQueen e sui suoi modelli con plateau, che, oltre ad attirare l’attenzione per i colori a contrasto, vi permetteranno di camminare in modo più disinvolto. Per la sera, però, è meglio ripiegare su qualcosa di più raffinato e, sempre dalla maison britannica, arrivano i sandali dai colori vivaci ma dalla forma sobria e sofisticata, impreziositi da cristalli.

Come indossare queste meravigliose calzature? Via libera a jeans e sandali altissimi, che, se abbinati a un top elegante e ricercato, risulteranno adatti a qualunque serata e, cosa non da poco, vi daranno l’aria di chi, sicura di sé, non ha bisogno di provare mille capi prima di uscire di casa!

Anche il binomio pantalone da uomo-sandalo alto è molto apprezzato, e se il tacco è a spillo, beh, sarete le regine della festa!

I contrasti, dunque, sono la caratteristica di questa estate 2011 e lo si vede soprattutto dalle calzature, che devono essere o ultra flat o altissime.

In medio stat virtus? Non questa volta!

Vera Moretti

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