Ci vuole molto coraggio. Al giorno d’oggi, ci vuole molto coraggio per lasciare un lavoro certo e inseguire una passione. Per mettere in discussione la propria vita e credere fortemente in un pensiero che possa diventare un progetto imprenditoriale serio. Questo coraggio, questa passione, ce l’hanno avuta Oliver Scavetta e Nicola Papa, che hanno scelto di lasciare la professione giuridica per entrare nel 2013 in partnership con Sartoria Vanni, nome noto – in quel di Firenze prima, nel mondo poi – tra gli appassionati di Made in Italy e di abiti sartoriali su misura per uomo. Una scommessa (ben riuscita), la loro, che li ha spinti ad innovare un mondo storicamente legato ad una grande tradizione, senza rinunciarci, portando l’universo 2.0 nello showroom più tradizionale, facendo camminare il progetto per due binari paralleli, quello dell’offline e dell’online. Abbiamo intervistato Oliver Scavetta, che ci ha raccontato come è nata e si è evoluta questa esperienza, scrivendo un nuovo capitolo della sartoria italiana.

Due avvocati fanno la scelta coraggiosa di dare una svolta e intraprendere una nuova avventura imprenditoriale. Ci racconti la vostra storia?
Due anni fa abbiamo sentito l’esigenza di cambiare radicalmente la nostra vita e siamo entrati in partnership con la Sartoria fiorentina Vanni, di cui eravamo già clienti. Abbiamo deciso di svoltare in questo senso per la passione che nutriamo nei confronti della bella sartoria italiana e perché, essendolo noi stessi, conoscevamo le esigenze del cliente moderno. Sapevamo che oggi i clienti vogliono un prodotto eccellente di sartoria Made in Italy con un servizio più fresco di quello che si può trovare nella sartoria tradizionale, ancora in mano, il 90% delle volte, a persone un po’ in là con l’età, che non riescono a rispondere alle esigenze di un pubblico più giovane
Come mai la scelta di rilevare una sartoria già esistente e non di cominciare come start-up?
Amiamo la tradizione: per questo abbiamo scelto di portare avanti un progetto che spicca per l’eccellenza dei suoi abiti artigianali italiani. Ma, conoscendo le esigenze dei nuovi clienti, volevamo rendere il servizio più fruibile ad un pubblico più giovane. Per questo abbiamo voluto entrare in partneship con Vanni, un marchio che tra 4 anni avrà due secoli di storia, pienamente consapevoli, comunque, che qualcosa andava cambiata. Era necessario innovare, perché negli ultimi anni il mercato è cambiato molto, così come lo è il pubblico di oggi. Le aspettative dei clienti ai giorni nostri sono altissime e quindi i servizi che vanno messi intorno al prodotto devono essere molti di più rispetto a quelli che vengono forniti dalle sartorie tradizionali.
In che modo siete riusciti ad innovare e a fornire dei servizi più in linea con gli acquirenti di oggi?
Abbiamo creato un sistema online che permette di accedere ad un catalogo di tessuti, che supera le 3000 unità. Tessuti che vengono dai marchi più prestigiosi d’italia, come ad esempio Loro Piana, Vitale Barberies Canonico, Caccioppoli, e che abbiamo digitalizzato in altissima qualità sul nostro sito per offrire al cliente la possibilità di utilizzare il sito come fosse una sartoria. Differentemente dai nostri competitors, però, non prescindiamo dall’esperienza sartoriale in senso stretto. Non vogliamo che facciano la automisurazione online, perché ci piace incontrarli e conoscerli.
In che modo?
Abbiamo uno showroom a Firenze, e organizziamo dei temporary showroom in giro per l’Europa, dove il cliente viene misurato, può provare provare diversi fitting e scegliere il tessuto, in modo da raccogliere il maggior numero di informazioni per capire quello che vuole vedersi indosso. Fatto questo, dopo 4/5 settimane consegniamo direttamente a casa – o anche in showroom – l’abito finito.
Sembrerebbe un iter abbastanza classico, in che cosa quindi il vostro progetto usa il web per facilitare la vita del cliente?
Il nostro progetto viaggia su due binari. Il primo è quello dell’offline, legato allo showroom e agli eventi, che prevede, come ti dicevo, l’incontro con il cliente per capirne le esigenze e perché possa toccare con mano quello che facciamo e che sappiamo fare. Il secondo è quello dell’online. Una volta che il cliente ha imparato a conoscerci e sa quello che vuole, può acquistare tranquillamente online. L’accesso è comunque libero, quindi se scegliesse di saltare il passaggio della fase offline e acquistare usando il web può farlo. Il nostro slogan è “il tuo sarto privato ovunque tu sia”, proprio per venire incontro alle esigenze di una clientela moderna, i cui tempi sono spesso molto stretti.

 

Pinella PETRONIO