Per Elsa Schiaparelli l’arte è stata essenziale come l’aria. La sua dirompente creatività si è nutrita di frequentazioni legate al mondo dell’arte. Della sua cerchia di amicizie, infatti, facevano parte il pittore Francis Picabia – alla cui moglie era legata da profonda amicizia -, alcuni fra i maggiori esponenti del Dadaismo, come Marcel Duchamps e Man Ray, oltre al surrealista Salvador Dalí (con cui collaborò per la realizzazione di oggetti iconici come ad esempio il portacipria a forma di quadrante telefonico).

Elsa Schiaparelli, le origini

Nata a Roma nel 1890, da una famiglia aristocratica di intellettuali piemontesi, mostrò sin da subito una natura irrequieta, un fascino naturale e un animo eccentrico, oltre ad una naturale predisposizione verso ogni forma di espressione creativa. Giovanissima scrisse una serie di poesie talmente sensuali da provocare scandalo in famiglia, che decise di spedirla in un convento di suore svizzero dove, per dimostrare la sua avversione, iniziò uno sciopero della fame.

Lo stile

Dopo Londra e New York, sceglie di vivere a Parigi dove, incoraggiata dallo stilista francese Paul Poiret, inizia la sua carriera nell’alta sartoria parigina, ottenendo subito grande successo con la sua collezione di maglioni in lana con intarsi di fiocchi effetto trompe-l’œil. Eterna rivale di Coco Chanel, con cui condivideva anche lo spirito ribelle e anticonformista, alla cui visione essenziale della moda rispose con volumi scolpiti e spalle ampie per enfatizzare il punto vita, fu lei a disegnare la prima gonna pantalone e la prima ad usare la zip come dettaglio di stile, e diede vita ad una tonalità particolarmente intensa di rosa che divenne nota come “rosa Schiaparelli”.

Elsa Schiaparelli, citazioni

Oggi vogliamo ricordare questa donna straordinaria e questa designer visionaria con una serie di citazioni che ne raccontano la visione della vita e della moda.

Ho dato al rosa la forza del rosso ed è diventato un rosa irreale”.

Non adattare l’abito al corpo, ma allena il corpo affinché si adatti al vestito”.

Una buona cuoca è come una strega che dispensa felicità”.

“Nei periodi di crisi, la moda è sempre oltraggiosa”.

Molti uomini ammirano le donne forti ma non le amano. Alcune donne riescono ad essere forti e dolci allo stesso tempo, ma la maggior parte di quelle che ha deciso di andare avanti per la loro strada a testa alta hanno perso la felicità”.

Il 20% delle donne ha complessi di inferiorità, il 70% vive di illusioni”.

Avevo un pensiero fisso in testa: salvarmi dalla monotonia della vita di salotto e dall’ipocrisia borghese. Per le mie idee d’avanguardia venivo considerata una folle”.

Un abito non è solo stoffa: un abito è un pensiero”.

 

Pinella PETRONIO

(Credit ph. @_schiap)