Tutto torna, lo diceva la nonna, lo dicono anche gli esperti di tendenze. E dopo il mollettone ed il fermacoda ecco che fa capolino anche la cofana.

Cos’è? Quella pettinatura che non passa inosservata neppure se la guardate da un aereo in volo, la Beehive, ovvero ad alveare. Quel groviglio di capelli finti mischiati a quelli veri, gommapiuma, cuscini, cose e ancora cose per un effetto super volume. Un effetto che ha voluto ricreare anche Valentino, nell’ultima sfilata Haute Couture a Parigi di qualche giorno fa.

Su tutti i social abbiamo ammirato Kaia Gerber, la figlia di Cindy Crawford, che dalla madre ha ereditato il physique du rôle sfilare con una considerevole chioma creata dal global Creative Director di Redken Guido Palau.

Di certo Moira Orfei apprezzerebbe ma, scherzi a parte, si tratta di una evoluzione in chiave contemporanea di una acconciatura creata negli Anni ’60. L’hanno sfoggiata Audrey Hepburn anche se in una versione appena accennata e decisamente chic, Brigitte Bardot, Beyoncè, Penelope Cruz, Marge Simpson ma anche l’indimenticata Amy Winehouse che l’ha resa una acconciatura super cool (ispirandosi a Ronnie Spector).

Sui giornali americani viene chiamata anche B-52 che qui da noi invece è un cocktail micidiale, molto scenografico, che si incendia e che si beve tutto in un sorso. Chi sopravvive continua la serata, altrimenti finisce lì, sulla sedia d un bar cercando un taxi per tornare a casa. B52 perché ricorda il profilo dell’omonimo aereo, un profilo che ricorda appunto il suo ‘nasone’.

Insomma, qualunque sia stata l’ispirazione, si tratta di una acconciatura d’impatto, in cui lo styling è fondamentale per una perfetta riuscita. Per le più bassine può essere anche un trucchetto per guadagnare qualche centimetro, di certo però piangeranno le tasche perché dovrete accendere un mutuo per acquistare uno spray fissante in grado di reggere il peso del nuovo trend. Di certo ci vuole molta manualità ed anche una buona personalità, una pettinatura alta perché alla fine è ‘haute’ couture no?

MaZ