Tutte le soluzioni, naturalmente presentano pro e contro, ma sulla scelta dell’asilo nido la questione è molto dibattuta. Se tutti, pediatri psicologi pedagogisti e professionisti del settore sono concordi nel considerare fondamentale la scuola materna nella strutturazione della personalità del bambino altrettanto non si può dire dell’asilo nido.

E’ indubbio che i bambini inseriti molto presto in una comunità sono spesso più estroversi e comunicativi, tuttavia alcuni psicologi infantili obiettano che non si tratti d vera e propria socializzazione. Fino a 3 anni infatti, i bimbi tendono a giocare da soli e, piuttosto a chiedere l’aiuto di un adulto, solo successivamente iniziano a partecipare al gruppo, per cui è piuttosto difficile dare una risposta certa sull’utilità della socializzazione precoce.

C’è un aspetto che è sicuramente negativo, forse addirittura, più per le mamme che per i bambini ed è quello della separazione, ma è un momento che di norma viene superato in poche settimane a condizione però, che la mamma sia serena e non viva l’esperienza con inutili sensi di colpa.

Certo lasciare il proprio bambino, specie se ancora molto piccolo, in mani diverse dalle proprie può creare ansie e anche sensi di colpa, ma è più utile, al bambino e all’armonia di tutta la famiglia, che le mamme dedichino attenzioni e coccole supplementari al piccolo quando tornano a casa con allegria e serenità.

Quindi se la scelta cade su un asilo nido, inutile dire che deve essere una struttura valida, sia che il bambino la accetti di buon grado sia che ci metta un po’ di più ad adattarsi, l’unica regola per le mamme è che siano banditi i sensi di colpa.

 Silvia GALLI

 

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