Anni ’80?
Significavano eccesso, colori forti, grande sensualità e musica, musica, musica. Erano i tempi in cui a dettare la moda era quella che è ancora una vera diva, una di quelle dive che trascinano milioni di fan nei loro modi di dire, di ballare, di fare e…di vestire!
Parliamo di Madonna, naturalmente. Ricordate le sue foto di quei tempi? No? Beh, forse allora è il caso di rispolverare un po’ le abitudini in fatto di abbigliamento di quei tempi. Perché non si sa mai, qualcoa può sempre tornare utile!

Partiamo dall’intimo: sotto il vestito…di tutto! Si, perché gli anni ’80 segnano il risveglio della femminilità, e dunque via a giarrettiere, guepiere e sottovesti, che grazie a Kim Basinger salgono alla ribalta. E di certo non solo nei colori canonici: fantasie sempre più esplosive e sexy segnano questo decennio, e fanno impazzire donne e…naturalmente, uomini.

E sopra? Sopra, c’era solo l’imbarazzo della scelta. Il look più copiato era, come abbiamo già detto, quella della signora Ciccone, la quale non si ispirava certo agli ambienti-bene. Faceva da padrone il look ribelle, provocante e provocatorio: magliette larghe, dai colori sgargianti, con maniche a pipistrello, dalle fantasie allegre ma anche semplici: pois, righe, quadrati, tutto va bene, basta che sia ben visibile e naturalmente coloratissimo.

Erano d’obbligo le spalline: apparire con le spalle più dritte e ampie dava un tocco di sensualità alla donna, che faceva risaltare in tal modo tutto il torace e il collo.
Sotto le magliette larghe? Gonne, certo, anche. Ma anche jeans, a vita alta e senza fronzoli, magari un po’ strappati, sulle ginocchia per le più tranquille, sotto il sedere per le ragazze più ribelli. A farla da padrone era però il leggins, o come si chiamavano al tempo i fuseaux, un po’ pantaloni e un po’ calze, che lasciavano e lasciano ben poco all’immaginazione per via del loro vestire più che aderente. I colori? Potete immaginarli: gialli, verdi, azzurri, ma soprattutto fluorescenti.

Per una serata in discoteca, con Staying Alive sparata a palla, l’abbigliamento ideale prevedeva proprio i suddetti fuseaux e un miniabito che spezzasse nettamente con loro: fucsia e verde, giallo e viola, l’importante era esagerare. Per essere perfette, milioni di bracciali, fiocchi e fasce elastiche tra i capelli e…scarpe comode, comodissime. Per ballare, scatenarsi, saltare.

E così, signore, questo era il look anni ’80. Dite la verità, non vi è venuta un po’ la voglia di fare un salto indietro?

Caterina Damiano

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