Nostro Signore dei tacchi a spillo, Christian Louboutin non c’ha messo molto ad entrare nel cuore delle shoesaholics, diventando sacerdote di una religione che venera sopra ogni cosa lo stiletto. Con la sua iconica suola rossa, emblema di ogni sua creazione, Louboutin, facendo leva sull’amore-ossessione delle donne per questo accessorio, è stato in grado di rendere le sue scarpe un irrinunciabile feticcio, un oggetto di culto, uno status symbol, con cui è facile identificare un genere di donna forte e potente, sicura di sé, che sfida la forza di gravità e il mondo intero dall’alto dei suoi tacchi. Amato in tutto il mondo, oggi viene celebrato anche nel Principato di Monaco con la mostra L’Exhibitionniste.

L’Exhibitionniste: nuovo capitolo a Monaco

Se è vero che l’allestimento de L’Exhibitionniste, in programma al Grimaldi Forum dal 9 luglio al 28 agosto, proviene da Parigi – dove era stata organizzata per celebrare i suoi trent’anni di carriera -è altrettanto vera che quella monegasca può essere considerata una retrospettiva unica. La mostra, infatti, subirà una speciale metamorfosi volta a celebrare il sodalizio che lega lo shoes couturier con la famiglia Grimaldi e con il Principato di Monaco, dalla cui atmosfera ha preso molta ispirazione per realizzare le sue iconiche calzature.

Il percorso espositivo

Il percorso espositivo de L’Exhibitionniste, ripensata dal suo curatore Olivier Gabet, direttore del Musée des Arts Décoratifs, svelerà opere inedite legate alle ispirazioni monegasche del designer. Ma anche nuove collaborazioni come, ad esempio, il progetto con l’artista Allen Jones. La sala “Musée Imaginaire”, al centro della mostra, raccoglierà oggetti della collezione personale di Louboutin, che racconteranno le diverse passioni dello stilista. Al designer è stata anche affidata la direzione artistica del celebre Bal de la Rose, che quest’anno ha avuto come tema “Gli anni Venti, il ritorno” e si è tenuta lo scorso 8 Luglio presso la Salle des Etoiles.

L’Exhibitionniste, le parole dello shoes couturier

Quando Monaco organizza mostre – si legge sul sito di Christian Louboutin – garantisce libertà di espressione perché i luoghi che le ospitano possano trasformarsi a piacimento. Al Grimaldi Forum ho visto Bacon e Giacometti, due mostre concepite in modo completamente diverso. C’era una libertà nella loro progettazione e narrazione che mi ha permesso di re-immaginare la mia mostra senza vincoli“.

P.P.