Gli ombrelloni in riva al mare, le magliette indossate dai marinai, ma anche le cabine dei Bagni di Riccione. Non riusciamo a farne proprio a meno. Ogni volta che si comincia a pensare all’estate, insieme al desiderio impellente di mare e sole, arriva altrettanto impellente la voglia di riempire l’armadio di T-shirt, abiti e accessori a righe.

Forse perché nel nostro immaginario collettivo sono ancora vivide le immagini in bianco e nero di Brigitte Bardot che, attorno alla metà degli anni ‘50, in shorts bianche e maglia a righe orizzontali bianco e nero camminava insieme a Roger Vadim per le vie di St. Tropez. Forse, perché le righe fanno pensare ai primi costumi da bagno utilizzati dalle signorine della borghesia che ancora pudiche cominciavano a mostrare al sole pochi lembi di pelle nuda. O forse, ancora, perché nella loro semplicità si racchiude l’essenza di una moda facile, senza troppe pretese, ma comunque estremamente ricercata.

Qualunque sia il motivo, fatto sta che con l’approssimarsi della bella stagione tendiamo a comprare e stipare nell’armadio miriadi di T-shirt a righe, pressoché tutte simili, tanto che per distinguerle l’una dall’altra dobbiamo attaccarci sopra un’etichetta con l’anno della stagione in cui l’abbiamo acquistata.

Gli stilisti – che sì sono dei creativi (quasi) puri, ma sono anche attenti osservatori del mercato – sanno bene di questa mania tutta femminile e per questo ogni anno per la primavera estate ci ripropongono la tendenza righe, cercando di dare una chiave di lettura diversa per stimolare il desiderio del possesso. “Ah, ma quest’anno, quindi, vanno di moda le righe verticali giallo e blu? Eh, beh, allora devo comprare una gonna nuova. Quella dello scorso anno era a righe orizzontali in bianco e rosso”.

Anche per la primavera estate 2013, quindi, i designer delle maison di tutto il mondo hanno cercato di dare vita nuova a questo motivo caro alle donne ormai da quasi un secolo. Dolce e Gabbana, in particolare, ha rispolverato questa tendenza, utilizzando le righe in versione micro o macro, orizzontale o verticale, oppure mixandole insieme a stampe di Pupi Sicilianio di ceramiche di Caltagirone. E il pensiero corre immediatamente agli ombrelloni che affollano le spiagge di Cala Rossa a Favignana, di Taormina, della baia di Cefalù. Bianco e rosso, nero e bianco, ma anche giallo, nero e blu, sono stampate su abitini prendisole e tute, su borse di rafia, sandali flat e ballerine. Joie de vivre.

Sarà a righe anche l’estate di Moschino che le utilizza abbinandole a stampe optical oppure in abiti lineari di ispirazione sixties oppure in tailleur con giacca 6 bottoni, ma anche quella di Marc Jacobs che le stampa su bianche T-shirt, come fossero un codice a barre, e su soprabiti con piccoli reverse. Righe in versione couture per Raf Simmons che ha voluto ravvivare la primavera estate della maison Christian Dior con strip dress dai colori vitaminici.

Perfino un mostro sacro dell’eleganza bon ton italiana come Tod’s si è piegato alla tendenza mariniere e ha inserito nella sua collezione, insieme ai classicissimi mocassini, delle deliziose slippers a righe bicrome: rosso-bianco, nero-bianco e azzurro-bianco.

Si sognano già gli ombrelloni e il profumo salmastro dell’estate sembra essere più vicino.

Pinella PETRONIO