Dunque la tavola l’avete apparecchiata? O per lo meno avete scelto che tovaglia mettere? Magari per i piatti avete utilizzato il tablesharing di Bitossi? (se non sapete di che si tratta leggete qui)

Bene, ora che le posate sono lucide e che la mise en place è pronta (non dimenticate il centrotavola a tema) è ora di pensare a cosa mettere in questi bellissimi piatti.

Ovviamente saremo tutti a casa e, a meno di aver prenotato – con largo anticipo- il catering, rigorosamente senza servizio,  ci toccherà spignattare.

Largo spazio alla tradizione, si sa a Natale non c’è alternativa, con buona pace degli chef stellati e non per cui Less is more è diventato un mantra.

Via libera ad agnolotti, cappelletti, anolini, paste ripiene, ma anche tagliatelle e lasagne per il pranzo del 25 e a seguire brasati, capponi, tacchini per quelli più filo americani

Soprattutto al nord sono d’obbligo gli antipasti, dall’insalata russa al vitello tonnato, dal salmone a tutti i piatti più o meno sofisticati di pesce che si tramandano di generazione in generazione.

E a fine pasto accompagnato, tassativamente da una bottiglia di bollicine – tra tutte quelle che avete regalato ve ne sarà rimasto una, no? Sua maestà. Chi? Il panettone ovviamente o anche per qualcuno, il pandoro  o ancora l’ultimo nato ma già di tendenza il Brontese 

Il panettone o il pandoro? E’ una disputa lunga quanto il mondo, è come chiedere se sia nato prima l’uovo o la gallina… Ci sono i team pandoro e i team panettone che, difficilmente cambiano squadra o azzardano il duplice assaggio. Chi siamo noi per giudicare?

Anche tra questi dolci he una volta di acquistavano al supermercato ( e ancora oggi offrono ottime soluzioni di qualità) oggi c’è la gara a chi acquista il migliore.

I pasticceri ne sfornano di ogni genere e specie, dai classici a quelli aromatizzati con delizie particolari.  I puristi sostengono – non a torto – che il panettone sia quello classico milanese con canditi ed uvetta. Come si può dar loro torto?

Già, ma non merita una menzione la nuvola di Ghigo, per cui i torinesi sono disposti ad ore di coda ?

Che sia panettone o pandoro poco importa, l’importante è che sia un Buon Natale!

Silvia GALLI 

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