Non parliamo di malattie vere e proprie quando ci si addentra in quella fetta di psicobiologia della salute che tecnicamente chiamiamo alimentazione psicosomatica. Si tratta di un programma dietetico con oltre 300 anni di storia e rappresenta in modo chiaro e tangibile la sintesi di quelle tradizioni che in pillole ci sembra di ritrovare nei consigli delle nostre nonne.

Dimagrire in questo caso è un vero e proprio percorso psicosomatico che non contemplerà mai l’uso di farmaci e che prima ancora di pensare a calorie da bruciare e rinunce da fare, porrà al centro di tutto un nuovo approccio benevolo con il proprio corpo.

Compito del terapeuta sarà quello di fornire indicazioni e suggerimenti tali da migliorare, se messi in atto, la condizione di salute e il benessere psicofisico, il tutto grazie ad una maggiore consapevolezza di sé, con abitudini e stili di vita capaci di mutare verso declinazioni più salutari, fondate sul rispetto oltre che del proprio corpo anche dell’ambiente.

Ci sarà spazio per un’alimentazione naturale, condita dalla necessaria attività fisica, costante e regolare, dove un atteggiamento mentale equilibrato e positivo non potrà che esserne la diretta conseguenza. Parlare di programma dietetico da un punto di vista dell’alimentazione psicosomatica è quanto mai riduttivo dal momento che non si tratta solo di soddisfare i bisogni primari e fisiologici del corpo ma di migliorare la qualità della vita, agendo anche sul piano dell’autostima della persona.

Tematiche mai tanto attuali eppure già sviluppate dagli antichi: non a caso i semi di finocchio erano usati dai gladiatori romani per restare sani ed evitare l’obesità, come il rosmarino per rinforzare la memoria. Per combattere la malinconia un buon piatto di pasta è l’ideale, per via della vitamina B, che oltre a monitorare gli impulsi nervosi, incrementa l’adrenalina euforizzante. Se poi siete sotto esame e avete bisogno di tenere alta la vostra attenzione e il tono dell’umore un piatto di trofie al pesto è l’ideale.

Dimagrire con la mente si può, soprattutto se smettiamo di mangiare per noia, stress, solitudine, rabbia, mancanza di affetto e insoddisfazione. Sono questi i fattori scatenanti. Pensateci su, farà bene al vostro corpo.

Ilaria Chionetti Pininfarina

[ Torna indietro... ]