Ce l’hanno detto davvero tutti che dopo l’emergenza Covid, il lock down ed il distanziamento sociale, dobbiamo imparare a mangiare all’aria aperta.

Cosa c’è di meglio che prepararsi per un pic nic? Niente di meglio, soprattutto oggi che si celebra nel mondo il pic nic day.

La Giornata internazionale del picnic è un’occasione per mangiare all’aperto con gli amici o la famiglia.

La parola “picnic” deriva dal francese e si ritiene che questo tipo di pasto informale all’aperto sia diventato un passatempo popolare in Francia soprattutto dopo la Rivoluzione, quindi possiamo dire che ha radici antiche!

La popolarità, soprattutto nel 19 secolo, l’hanno data i romanzi di Jane Austen in cui i pranzi all’aria aperta sono raccontati come i modi migliori per fare amicizia e intessere relazioni amorose.

Le regole che stanno dietro ad un pic nic sono poche e molto semplici, anzi forse di regola ne esiste una soltanto: non esagerare e lasciate che a comandare, come sempre sia il buon gusto.

Ma ci sono diversi tipi di pic nic, quello all’europea che prevede meravigliose ceste in vimini, piatti di porcellana e bicchieri di cristallo con coperte a quadretti da appoggiare sull’erba.

Si gustano salumi formaggi, frittate, ma anche sandwich, frutta, torte di ogni genere e tutto ciò che la stagione consente. Di questo tipo di pic nic si dice sia una grande fan, la regina Elisabetta.

Il pic nic all’americana, invece non prevede nè piatti nè posate: tutto viene consumato rigorosamente con le mani. Via libera a tartine, ciambelle, bagel, hot dog…

Nulla a che vedere con gli hamburger del 4 luglio, Il pic nic all’americana è un rituale decisamente raffinato, molto in voga sulla East Coast.

Sono famosi i pic nic dei Kennedy e dei Rockefeller, in molti hanno tentato di imitarli. Nessuno ci è riuscito.

Silvia GALLI