Le interviste sono sempre una specie di “battaglia” tra cosa chiedere e cosa no, cosa è opportuno e cosa sarebbe meglio evitare, per cui ho pensato che sottoporre le domande come fossero un gioco avrebbe potuto aiutarci a sapere qualcosa di più delle persone che ci influenzano, ma senza essere invadenti. E’ nato così il “se fossi”, per conoscere dettagli dei “personaggi” che ci piacciono, senza annoiarli e annoiarsi!

Iniziamo questo cammino con una amica virtuale speciale: Celestina Pistillo, campana e adottata dalla capitale, ha il piacere di raccontare e raccontarsi attraverso il suo profilo Facebook, e tutti, ma proprio tutti i cliché della quotidianità.

 – Un libro
Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello.
E’ un libro magico. Lo leggo tutte le volte che mi perdo un po’… e ci ritrovo un’altra parte di me, nuova.

 – Un film
L’ultimo che ho visto: Birdman.
No, non per essere Emma Stone che bacia Edward Norton, ma per suonare la batteria durante il piano sequenza.

 – Un indumento
Il plaid. Mi state dicendo che il plaid non è un indumento?

 – Una città
Accogliente, incasinata, col mare. La prima che vi viene in mente con queste caratteristiche.

 – Una storia d’amore
Quella che non ho ancora vissuto.

 – Un fiore
La fresia. Uno di quei fiori che non ti stupiscono per la bellezza, al quanto discutibile, ma che si portano nel profumo l’arrivo della primavera, del mio compleanno e la mia infanzia… quando ne raccoglievo enormi mazzi in giardino e li seminavo, ovunque, per casa.

 – Un colore
Pantone Blu/Mare d’inverno. Apparentemente calmo fuori,  in continuo movimento dentro. Non smetterei mai di riempirmene gli occhi.

 – Un personaggio dei fumetti / cartoon
Pollon combina guai. Riccia, bionda, paffuta, a 12 anni, come me, aveva già le tette e Eros aka cupido  la vedeva come n’amica.

 – Una pietanza
Polpette al sugo. Uno di quei piatti “certezza” che ti abbracciano forte e ti scaldano il cuore.

 – Un’altra persona.
Mia madre. Per capire l’effetto che fa.

 A chi vorresti fare queste domande?
A Luca Argentero. Devo spiegarvi perché?

Margherita QUARANTA