È stato una pioniera. Un’avanguardista. Una donna forte, coraggiosa e determinata che è stata in grado di vedere oltre, di traghettare le donne e la moda femminile in un mondo che iniziava a chiedere a gran voce la parità di genere, l’abolizione di un concetto stantio di donna, costretta ad indossare abiti che la facevano sembrare più un soprammobile, che non una lavoratrice. Coco Chanel non ha solo rivoluzionato il modo di vestire delle donne, ma ha contribuito a liberarle, in tutti i modi in cui potevano essere liberate. A questa donna straordinaria, a quest’incommensurabile artista, a questa lungimirante imprenditrice è dedicata la retrospettiva Gabrielle Chanel Fashion Manifesto.

Gabrielle Chanel Fashion Manifesto

In programmazione dal 16 settembre 2023 al 25 febbraio 2024 al Victoria and Albert Museum di Londra, Gabrielle Chanel Fashion Manifesto promette di essere una mostra imperdibile non solo per gli appassionati di moda, ma anche per tutti gli appassionati di storia del costume. Presentata per la prima volta a Parigi nel 2020 e basata sulla mostra creata dal Palais Galliera, Musée de la Mode de la Ville de Paris, è la prima retrospettiva nel Regno Unito interamente dedicata al lavoro di Gabrielle Chanel.

Oltre duecento pezzi in esposizione

In esposizione nelle sale del museo londinese ci saranno oltre duecento pezzi, oltre a profumi e accessori, a raccontare ‘approccio pionieristico di Mademoiselle, ripercorrendo l’evoluzione del brand dalla sua nascita fino all’ultima collezione presentata al pubblico nel 1971 dalla stessa Gabrielle Chanel.

Gabrielle Chanel Fashion Manifesto, parla il direttore del Victoria and Albert Museum

“Essendo una delle case di moda di maggior successo esistenti – ha dichiarato Tristram Hunt, direttore del Victoria and Albert Museum – CHANEL deve molto ai modelli stabiliti per la prima volta dalla sua fondatrice Gabrielle Chanel, oltre un secolo fa. Siamo lieti di collaborare con CHANEL e il Palais Galliera in questa mostra, che ci offre l’opportunità di esplorare le origini e gli elementi di questo stile duraturo e di mostrare capi Chanel storici poco conosciuti della collezione V&A”.

Cosa vedremo

Tra le sale del Victoria and Albert Museum sarà possibile ammirare alcuni degli iconici tailleur creati da Mademoiselle, caratterizzati anche dall’uso del tweed, tessuto di cui Coco Chanel fece una delle sue cifre stilistiche, insieme a uno dei primi capi Chanel sopravvissuti del 1916, abiti creati per le star di Hollywood, come ad esempio quelli pensati per Lauren Bacall e Marlene Dietrich.

Gabrielle Chanel Fashion Manifesto: i pezzi iconici

Non mancheranno poi la celebre borsa Chanel 2.55 e le iconiche slingback bicolor. Grazie alla collaborazione con Palais Galliera di Parigi e gli archivi del Patrimoine de Chanel, inoltre, sarà possibile ammirare alcuni dei primi tessuti utilizzati dalla casa di moda a partire dal 1916, insieme ai costumi originali disegnati da Chanel per la produzione dei Ballets Russes de Le Train Bleu nel 1924.

Gabrielle Chanel Fashion Manifesto, le parole della direttrice del Palais Galliera

Gabrielle Chanel – afferma Miren Arzalluz, direttrice del Palais Galliera – ha dedicato la sua lunga vita a creare, perfezionare e promuovere un nuovo tipo di eleganza basata sulla libertà di movimento, una posa naturale e disinvolta, un’eleganza sottile che rifugge da ogni stravaganza, un stile per un nuovo tipo di donna. Quello era il suo manifesto della moda, un lascito che non è mai passato di moda”.

Una retrospettiva in uno dei musei più prestigiosi al mondo

Siamo felici e onorati – sostiene Bruno Pavlovsky, presidente di CHANEL SAS e Presidente di CHANEL Fashion – che la prima mostra dedicata a Gabrielle Chanel che si terrà nel Regno Unito, sarà presentata al V&A, uno dei musei più prestigiosi di il mondo. Gabrielle Chanel era una leggenda nella sua stessa vita. Questa mostra analizzerà il suo contributo alla moda e la sua visione radicale di uno stile che ha creato la modernità e riflette le aspirazioni delle donne e l’evoluzione del loro posto nella società”. Insomma, sarà proprio una mostra da non perdere.

 

P.P.

(Credit ph. @palais_galliera)