No, ovviamente non stiamo suggerendo eliminazioni fisiche, stiamo parlando di vita virtuale e di eliminazione dai social media.

Tutti quanti abbiamo uno o più account sui vari social, da Facebook a Instagram, da Twitter a Pinterest, solo per nominare i più conosciuti e noti. Tutti quanti seguiamo persone o account che ci fanno sentire infelici. I motivi? Sono i più vari.

I social, l’abbiamo detto più volte, esattamente come qualche anno fa le riviste di moda o la televisione, hanno iniziato ad imporci, ad esempio, modelli di bellezza difficilmente raggiungibili.

Il fatto che l’uso di correttori come Photoshop sia all’ordine del giorno in tutte le redazioni non conta, nonostante il fotoritocco l’immagine che abbiamo davanti è quella aspirazionale.

Capita che vedere certe foto, leggere certi commenti,  ci faccia sentire male, infelici, insoddisfatte, senza motivo. La soluzione? Smettere di seguire quegli account.

Un uomo – ma anche una donna- che in qualche modo ci ha fatto soffrire, con cui c’è stata una relazione sentimentale o, ci sarebbe dovuta essere e non è stata? Eliminare, subito, senza pentirsene. Le nostre nonne dicevano “Occhio non vede, cuore non duole” .

Tra i vari aforismi che girano in rete, uno secondo noi merita di essere citato perché è esattamente la chiave di lettura da dare: “I social media non devono essere il posto tossico che tutti dicono che sia, ma bisogna essere disposti a fare la prima mossa per fare in modo che non lo siano”.

Invece di rinunciare totalmente ai social, che in alcuni momenti è un desiderio assolutamente legittimo, meglio riempire il nostro  feed con le persone e le cose che ci rendono felici : la famiglia, gli istruttori di fitness che ispirano, i blogger che pubblicano foto sbalorditive e gli account  che fanno ridere. In rete c’è davvero di tutto, ma bisogna scegliere cosa seguire. 

Essere selettivi riguardo alle persone con cui ci si circonda è importante per la salute e la cura di se stessi, nella vita di tutti i giorni, perché non in quella virtuale dei social media?

Silvia GALLI