Mancava un libro sulla Regina Elisabetta? Scritto in questo modo assolutamente sì e a dirlo non è l’autrice, Lavinia Orefici, giornalista televisiva, nata ad Arona, classe 1986, ma noi che il libro l’abbiamo letto.

Già perché di biografie è pieno il mondo, mentre di dizionari molto meno.

A come Amore, Anna (la figlia), Ascot (con gli adorati cavalli). B come Balmoral (il castello preferito), Breakfast (un rito), Buckingham Palace. C come Carlo & Camilla, naturalmente, ma anche come Cappelli (leggendari e di tutte le fogge, un feticcio, per la regina), Commonwealth e Corona.

Di sicuro non sono sufficienti le lettere dell’alfabeto per raccontare la vita pubblica e privata della regina più longeva del mondo. Classe 1926, Elisabetta II ha battuto molti record, con i suoi 68 anni sul trono (più della regina Vittoria!), durante i quali ha visto passare 7 papi e 14 primi ministri: da Winston Churchill, vincitore della Seconda guerra mondiale, a Boris Johnson, falco della Brexit, passando per la Lady di Ferro Margaret Thatcher.

Ha conosciuto l’adorazione dei sudditi, ma ha anche toccato con mano il significato di non essere apprezzati dopo la tragica morte di Diana.

Ha superato le gaffe del marito Filippo e gli scandali che hanno coinvolto la Royal Family: dall’amore impossibile fra la sorella Margaret e il colonnello Townsend ai tradimenti vicendevoli fra Andrea e Sarah Ferguson, dal triangolo Carlo-Diana-Camilla alle clamorose scelte di Harry e Meghan, che hanno rinunciato ai titoli.

Anche grazie a lei, il futuro della Corona è saldo nelle mani di William e Kate. Elisabetta, Lilibet per gli affetti più cari, non ha mai smesso di tenere le redini della famiglia e della monarchia inglese, sempre fedele ai suoi valori e alle sue tradizioni. Impone a tutta la corte una rigida e anacronistica etichetta eppure è un’icona mondiale, amata in ogni angolo del pianeta.

Tanti sono gli aneddoti conosciuti, alcuni invece sono delle vere e proprie chicche. Qualche esempio? Il fatto che lei stessa serva il tè ai propri ospiti. In tazze più grandi per gli uomini e più piccole per le signore.

Certo di sovrani così non ne nascono tutti i giorni, ma nemmeno tutti gli anni… Vale la pena saperne- sempre- di più.

Silvia GALLI