Una vittoria già annunciata quella di Emanuele Trevi che si aggiudica il Premio Strega 2021. Una vittoria, tuttavia, non schiacciante ma di misura su Donatella Di Pietrantonio, seconda classificata con Borgo Sud, arrivata in finale insieme altre due donne Edith Bruck e Giulia Caminito. Anche quest’anno – come lo scorso – quindi, nonostante una più alta percentuale di donne in finale e nella dozzina semifinalista, è un uomo a portare a casa il premio letterario più prestigioso e ambito d’Italia.

Negli ultimi diciannove anni solo due donne vincitrici

Scoraggianti rimangono, infatti, i dati sul fronte della ricercata affermazione femminile allo Strega: negli ultimi 19 anni, infatti, il Premio Strega è stato vinto soltanto da due scrittrici: Helena Janeczeck nel 2018 con La ragazza con la Leica (Guanda) e Melania Mazzucco con Vita (Rizzoli). Meno scoraggianti sono invece, i dati che riguardano la qualità dei testi presentati, primo fra tutti quello di Emanuele Trevi. I romanzi dei cinque finalisti, infatti, continuano a confermare lo stato di buona salute della letteratura italiana e ci fanno ben sperare in un futuro sempre più roseo

Emanuele Trevi vince con 187 voti

Il totale dei voti espressi, 589 (pari a circa l’89% degli aventi diritto), ha portato alla vittoria il romanzo di Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza), con 187 voti. Seguono Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud (Einaudi) 135 voti; Edith Bruck, Il pane perduto (La Nave di Teseo), 123 voti; Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani), 78 voti; Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli), 66 voti. Il premio è stato consegnato da Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento, storico sponsor del liquore abbinato al riconoscimento fondato da Maria e Goffredo Bellonci.

La serata della finale

A presiedere il seggio Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2020, mentre la serata nel nel giardino del Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, trasmessa su Rai3, è stata condotta dalla presentatrice e attrice Geppi Cucciari. Sono intervenuti Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Bellonci, gli scrittori Francesco Piccolo e Dacia Maraini, e Stefano Rossetti, vicedirettore generale vicario di BPER Banca, che nel corso della serata ha consegnato agli autori finalisti un riconoscimento speciale. Si tratta della scultura della giovane artista Liang Yue, dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, una piuma in bronzo a forma di “S”.

Premi anche per Edith Bruck e Giulia Caminito

Il Premio Strega Giovani è stato consegnato a Edith Bruck, mentre Giulia Caminito ha ricevuto lo Strega Off. Il concorso di idee indetto da Bper Banca e rivolto alle venti Accademie di Belle Arti statali nazionali per la realizzazione di una scultura ispirata al mestiere di scrivere e all’importanza della promozione della lettura è stato vinto da Liang Yue, dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che ha ricevuto una borsa di studio.

Emanuele Trevi consacrato vincitore

La giuria del Premio, che ha scelto Emanuele Trevi come vincitore, è composta dai 400 Amici della domenica, a cui si aggiungono 240 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 30 Istituti italiani di cultura all’estero e 20 tra voti dei lettori forti selezionati dalle librerie indipendenti distribuite in tutta Italia e voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma. Numerosi gli scrittori entrati a far parte quest’anno del gruppo degli Amici della domenica: Silvia Avallone, Daniele Mencarelli, Premio Strega Giovani 2020, Giorgio Nisini, Matteo Nucci e Laura Pugno.

Due Vite secondo da Francesco Piccolo

«Due vite è la storia di tre amici: Emanuele Trevi che racconta Rocco Carbone e Pia Pera, due scrittori scomparsi troppo giovani. Racconta delle sconfitte e delle euforie, dei litigi e dei gesti indimenticabili, delle notti romane; e parla del dolore di averli persi. Questo libro è il modo di tenerli vicini, anche se il tempo che passa cerca di allontanarli. Le storie, la memoria, la riflessione, le divagazioni e la distrazione – sono tutte caratteristiche della scrittura di Trevi, e della sua capacità di tirarci dentro un tempo e un luogo che non pensavamo ci riguardasse così tanto. Due vite di Emanuele Trevi è un libro capace di trasformare l’intimità e la malinconia in letteratura, rendendole universali a avvicinandole alle vite di tutti. Ed è un libro che non assomiglia a nessun altro. Per questo lo candido con entusiasmo al premio.»

P.P.

 

(Credit ph. cover @premiostrega)