È un periodo straordinario per la letteratura italiana. Un periodo straordinario e, sembra anche, prolifico. Di fianco a grandi titani infatti, fa capolino una nuova generazione di scrittori che ci fa vedere all’orizzonte un futuro estremamente roseo per la nostra letteratura. Dimostrazione ne è il rinnovato interesse dei lettori italiani per i nostri artisti e di un ritrovato successo del premio letterario più importante della nostra nazione. E, nel particolare, dimostrazione ne sono gli straordinari dodici romanzi finalisti (QUI potete leggere la dozzina finalista al Premio Strega 2020) al Premio Strega 2021.

Premio Strega 2021: il Comitato direttivo

A selezionare i dodici candidati, tra i sessantadue titoli di narrativa proposti quest’anno dagli Amici della domenica per l’assegnazione del Premio Strega 2021, è stato il Comitato direttivo del Premio, composto da Pietro Abate, Valeria Della Valle, Giuseppe D’Avino, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Helena Janeczek, Melania G. Mazzucco (presidente(, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine.

Stato dell’editoria italiana

Ad un anno esatto dall’inizio della pandemia, l’editoria italiana si mostra più vivace che mai, infatti il numero di romanzi proposti è il più alto dall’edizione 2018, anno in cui il Comitato direttivo ha modificato il regolamento dando a ciascun Amico della domenica l’opportunità di segnalare singolarmente, con il consenso dell’autore, un’opera meritevole di partecipare al premio.

Premio Strega 2021: distopia e autobiografia

Fra i sessantadue titoli proposti abbiamo notato il ricorrere della distopia e dell’autobiografia, e una generale diffidenza nel romanzo di intreccio e di genere. Le autrici e gli autori prescelti rappresentano più generazioni, con un’escursione anagrafica agli estremi di ben sessantatré anni. Nella maggioranza però sono nati negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. I titoli selezionati nel 2021 raccontano per la maggior parte storie legate al vissuto personale dell’autrice o dell’autore, al suo mondo privato e prossimo (amici, parenti, conoscenti), e alla geografia locale, provinciale, talvolta rionale. In qualche caso questo vissuto incrocia la grande storia, più spesso si tratta invece di microstorie intime“, così Melania G. Mazzucco, presidente del Comitato direttivo, ha presentato i libri finalisti del Premio Strega 2021.

Storie di famiglia

Prosegue poi: “Sono storie di famiglie, dominano le figure delle madri – spesso anaffettive, furiosamente antagoniste – e delle sorelle, mentre i padri sono quasi assenti, sgraditi, superflui o silenziati. Sono storie di bambine senza infanzia, adolescenti solitarie o emarginate. Il sentimento dell’esclusione sociale e del rancore incendia alcuni di questi libri. Sono storie di testimonianza, di vita vissuta o prossima. Sono storie domestiche, nelle quali la casa – abitata, posseduta, perduta, occupata, infestata di oggetti – diventa personaggio. Nell’anno del confinamento nelle mura domestiche o nelle mura metaforiche dei nostri confini nazionali, è certo una coincidenza non casuale“.

Premio Strega 2021: i dodici candidati

Questa la dozzina candidata all’assegnazione del Premio Strega 2021.

Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli) – proposto da Concita De Gregorio;
Edith Bruck, Il pane perduto (La nave di Teseo) – proposto da Furio Colombo;
Maria Grazia Calandrone, Splendi come vita (Ponte alle Grazie) – proposto da Franco Buffoni;
Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) – proposto da Giuseppe Montesano;
Teresa Ciabatti, Sembrava bellezza (Mondadori) – proposto da Sandro Veronesi;
Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud (Einaudi) – proposto da Nadia Fusini;
Lisa Ginzburg, Cara pace (Ponte alle Grazie) – proposto da Nadia Terranova;
Giulio Mozzi, Le ripetizioni (Marsilio) – proposto da Pietro Gibellini;
Daniele Petruccioli, La casa delle madri (TerraRossa) – proposto da Elena Stancanelli;
Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza) – proposto da Francesco Piccolo;
Alice Urciuolo, Adorazione (66thand2nd) – proposto da Daniele Mencarelli;
Roberto Venturini, L’anno che a Roma fu due volte Natale (SEM) – proposto da Maria Pia Ammirati.

Il 10 giugno verranno annunciati i cinque finalisti, selezionati tra i dodici titoli, mentre la proclamazione del vincitore si terrà l’8 luglio. I cinque libri in gara (tranne Le ripetizioni di Mozzi, ritenuto, per i temi trattati, adatto ad un pubblico di soli adulti) concorreranno anche alla VIII edizione del Premio Strega Giovani, assegnato da 600 alunni delle scuole superiori.

Il manifesto

Il manifesto dell’edizione 2021 del Premio Strega è stato realizzato dall’artista Lorenzo Mattotti, tra i disegnatori italiani più apprezzati, che descrive così le sue streghe: “Una danza selvaggia, un rituale augurale, un sabba moderno fatto da streghe contemporanee che si battono per i loro diritti e per la loro condizione. Un manifesto dinamico e colorato che vuole celebrare con una ventata d’aria fresca i settantacinque anni del Premio Strega”.

Pinella PETRONIO