Ci sono tanti motivi che ci portano a viaggiare e ad esplorare posti nuovi.
Dalla voglia di vedere realtà che ignoriamo, fino al desiderio di farsi stupire da paesaggi e colori inaspettati.

Esistono, poi, i turisti “adrenalinici” che cercano qualcosa di più, e partono per partecipare a manifestazioni e festival unici nel loro genere e, per questo, indimenticabili.

Oggi, seppur virtualmente, noi di Bellaweb vogliamo fare un giro del mondo alla scoperta degli eventi più spettacolari e bizzarri, capaci di far provare emozioni forti e profonde.

Cominciamo il nostro viaggio in Oriente, dove, in quanto ad iniziative particolari, c’è da sbizzarrirsi.
In India, e soprattutto in Nepal, si comincia con Holi, la festa dei colori, una delle più antiche festività indù.
Durante la stagione primaverile si balla e si canta accanto ai falò, ma soprattutto le migliaia di persone presenti partecipano al lancio di polveri colorate, creando un arcobaleno umano mai visto prima.

Le luci sono protagoniste di due festival che si tengono in Thailandia e in Giappone, solo che l’illuminazione ha origini diverse: nel primo caso, infatti, nella cittadina di Chiang Mai, si innalzano centinaia di lanterne per celebrare, nel mese di novembre, la luna piena dei dodicesimo mese del calendario lunare thailandese.

Novembre è il mese in cui si volge anche il festival delle luci in Giappone, nel parco di Nabana No Soto, sull’isola di Nagashima, dove si accendono spettacolari installazioni e milioni di led racchiusi in lampadine a forma di fiore, che ricreano scenari naturali, come ad esempio il leggendario Monte Fuj.

Il Giappone è meta di vacanza soprattutto in primavera, quando, tra la fine di marzo e l’inizio di maggio, la natura si tinge del rosa delicato dei ciliegi.
Lo spettacolo che questa fioritura offre è magico e surreale, come se ci si trovasse in un cartone animato, e si festeggia con picnic, feste ed escursioni.

Anche l’Europa sa offrire festival bizzarri e degni di essere frequentati. Qualche esempio? In Portogallo, nel mese di luglio, centinaia di ombrelli di mille colori vengono appesi sopra le strade di Agueda. La cittadina medievale, da sempre meta di turisti che in estate la invadono, viene così animata da un arcobaleno che ha anche il pregio di riparare dal caldo torrido dell’estate.

Sempre in Portogallo, a Pera, si svolge anche il festival delle sculture di sabbia, a cui partecipano artisti di tutto il mondo, che creano opere enormi, utilizzando 35mila tonnellate di sabbia su una spiaggia di 15mila metri quadrati.

La Penisola Iberica è protagonista di due festival spagnoli divertenti e allegri.
Il primo è il Festival El Colacho, chiamato anche Baby Jumping Festival, e i protagonisti sono dei neonati e…un diavolo! Si tratta di una festa tradizionale in cui alcuni bambini neonati vengono disposti a terra e “saltati” da un uomo travestito da diavolo.

La tradizione vuole che la domenica successiva alla festa cattolica del Corpus Domini venga fatto il “salto” al neonato per scacciare dai piccoli ogni negatività.

A Bunol, vicino a Valencia, l’ultimo mercoledì di agosto si celebra la Tomatina, ovvero la battaglia di pomodori che da oltre settant’anni tinge di rosso tutta la cittadina.
Oltre alla guerra ai pomodori, si festeggia con fuochi d’artificio, musica e spettacoli.

Il Carnevale viene celebrato seguendo un rito antichissimo a Mohàcs, in Ungheria, dove, per festeggiare la fine dell’inverno, e dare il benvenuto alla primavera, i Busò sbarcano dal Danubio vestiti di pelli e mascherati con travestimenti di legno dalle espressioni terrificanti. La popolazione assiste alla loro sfilata, che termina con un grande falò e balli scatenati.

Da quattro anni a Misurina, in provincia di Belluno, si radunano gli appassionati di Slackline, l’ultima moda tra gli sport estremi. Si cammina da una montagna all’altra in equilibrio su una fune di 2,5 cm. E di notte si dorme appollaiati in amache colorate.

Anche Oltreoceano, ovviamente, ci sono tanti modi per festeggiare.
Alle Hawaii, infatti, ad Ala Moana Beach si svolge il Festival delle lanterne galleggianti, che ricoprono la baia e trasportano messaggi e desideri.
Ogni anno vi prendono parte 40mila persone di origine orientale: al crepuscolo, arrivano sul posto e posano la loro lanterna, per ricordare i propri cari caduti in guerra.

Il 2 novembre, giorno dei morti, in Messico è festa nazionale. Defunti ed antenati vengono ricordati con manifestazioni allegoriche ed allegre, con ornamenti “macabri” tra i quali non possono mancare scheletri e teschi.

Tra pochi giorni, ovvero dal 3 all’11 ottobre, si svolgerà ad Albuquerque, in New Mexico, il festival delle mongolfiere. Il cielo verrà coperto da palloni colorati di ogni forma e colore, creando un insieme variopinto e super fotografato dai fortunati partecipanti.

Si è concluso da poco, invece, il Burning Man, che fino al 7 settembre ha attirato curiosi, turisti e affezionati fan nel deserto del Nevada. Si tratta di un festival unico al mondo, inno alla libertà e alla creatività e grande esperimento di vita comunitaria che dà vita a una vera città temporanea, nel nulla.

Cary, nel North Carolina, è invece protagonista del Merfest, il festival delle sirene, interpretate non solo da donne ma anche da uomini barbuti che si adornano con code chilometriche e tute colorate. Tutti sfilano allegramente sott‘acqua e in apnea.

Di tutt’altro genere, invece, l’Electric Forest Music Festival, che si svolge tra il 25 e il 28 giugno tra gli alberi della foresta di Rothbury, nello Stato del Michigan. Non solo musica elettronica, ma anche proiezioni, luci, colori e visioni suggestive.

Ritornando all’Oriente, che, lo ammettiamo, pullula di festival strambi, bizzarri e spettacolari, ecco le sculture di ghiaccio di Sapporo, delle vere e proprie opere d’arte fatte di neve o, appunto, di ghiaccio, allestite nel parco Odori a febbraio.

La primavera è protagonista, ancora una volta in Giappone, con lo Shibazakura festival, o festival del Muschio Rosa, nel Parco di Hitsujiyama vicino alla città di Chichibu, dove la fioritura di enormi campi, attraversati da sentieri percorribili a piedi, celebrano la primavera con un tripudio di colori, che spaziano dal rosa al lilla al bianco.

Per finire, gli elefanti sono protagonisti di due feste bellissime e variopinte.

Ogni anno in Thailandia , dal 13 al 15 aprile, si celebra il Capodanno che segna l’inizio dell’anno buddistha.
Una ricorrenza religiosa con cerimonie tradizionali, ma che ha anche un aspetto più frivolo e festaiolo noto come Water Festival.

Per la sua funzione di purificazione, l’acqua ha un ruolo centrale nei riti tradizionali: da qui l’usanza di gettarsi addosso gavettoni e secchiate scatenando vere e proprie battaglie fra migliaia di persone per le strade. Le proboscidi degli elefanti si prestano perfettamente per bagnare tutti coloro che passano di lì.

In India, l’antica e spettacolare usanza di decorare i pachidermi è diventata una vera e propria festa che si svolge ogni anno a Jaipur, nel Rajasthan. Gli elefanti vengono addobbati con i costumi più belli e lussuosi e partecipano a un vero concorso di bellezza.

Vera MORETTI