Ci vuole un talento speciale per trasformare l’ottimo cibo in una grande scrittura. E non stiamo parlando di ricette, quanto di memoriali, di romanzi, di saggi e di biografie.

In questo momento in cui si parla così tanto di cibo, in televisione, con corsi di specializzazione adatti a tutte le età, con ristoranti di cucina di ogni genere non può mancare una vastissima food literature 

Ma quali sono i libri che davvero vale la pena leggere? Oggi parliamo di “memoires” cioè di quei libri scritti da professionisti che raccontano la propria esperienza.

Primo fra tutti senza dubbio è Kitchen Confidential di Anthony Bourdain che elimina rapidamente il glamour dall’immaginario collettivo della vita dello chef, scrivendo rozzamente ma in maniera esilarante di ciò che accade dietro il bancone di un affollato bistrot a New York.

Quando divenne il critico gastronomico di  Vogue , Steingarten giurò di imparare ad apprezzare tutti i cibi che aveva speso per tutta la vita a evitare – cose come kimchi, lardo, vongole e qualcosa di blu ed ha scritto l’Onnivoro, pubblicato in Italia da EDT, ha avuto successo su molti fronti e porta i lettori in ogni avventura lungo la strada.

Non si può non citare  Julia Child parlando di cucina e, se si è apprezzato il film Julie and Julia non si può non amare il libro. La mia vita in Francia, scritto dalle amorevoli mani della nipote, racconta i giorni francesi della chef, divenuta personaggio televisivo famosissimo in America, che ha cambiato per sempre le regole della cucina.

È difficile immaginare che l’ex critico del ristorante del New York Times ed editore capo della rivista Gourmet sia cresciuto mangiando cibo ammuffito messo insieme da una madre un po ‘sconvolta. Ruth Reichl aveva nove anni quando capì che il cibo poteva essere pericoloso, e che avrebbe dovuto impedire a sua madre, la Regina della Muffa appunto, di uccidere gli ospiti con le sue prodezze gastronomiche.

Nel libro La parte più teneraLe sue descrizioni di piatti e sapori siano incantevoli. Ma nel suo libro c’è molto di più, perché Ruth ha un appetito speciale anche per la vita e perché, osservando le persone mangiare si può scoprire chi sono”.

Il cibo secondo Jim, una storia d’amore è il più irriverente, divertente, caustico libro sul cibo mai scritto. “Jim Gaffigan è il più grande amatore del mondo: ingurgita di tutto di giorno e di notte, quando è triste perché è triste, quando è felice perché è felice. Talvolta anche in compagnia di sua moglie Jeannie e dei suoi cinque figli, che adora come fossero ciambelle”

Buon appetito…ops, volevamo dire buona lettura!

Silvia GALLI