Il Friendsgiving è la celebrazione dell’amicizia e si celebra generalmente il mercoledì prima del giorno del Ringraziamento o il venerdì successivo.

Gli americani, non ci stufiamo di dirlo ci hanno condizionato e continuano a farlo anche nelle celebrazioni per noi non tradizionali. E’ stato Halloween pochi giorni fa,, il terzo giovedì di novembre si celebra il Ringraziamento e, il giorno successivo il Black Friday praticamente il sacro graal di tutte le shop aholic del mondo.

Bene il Firendsgiving è una festa che si colloca benissimo nella società americana, ma anche nella nostra dove sono sempre di più le persone che si allontanano dalla patria o anche semplicemente dal paese dove sono nati e che si formano delle nuove famiglie, per così dire d’elezione, che sono gli amici. 

Non esiste un’origine ufficiale per questa ricorrenza, forse la serie Friends ne ha qualche colpa, ma perché non Sex and the City, allora, o altre mille che celebrano una delle relazioni più belle ed importanti della vita?

La prima volta che la parola Friendsgiving è stata pronunciata sotto forma di parola scritta sembra essere stato nel 2007 su Twitter, da allora, complice anche una famosa marca di liquori che l’ha utilizzata in uno spot, si sta allargando a macchia d’olio.

Analogamente al Ringraziamento vero e proprio, durante la cena del Friendsgiving l’ospite d’onore, a tavola, è sempre lui, sua maestà il tacchino che viene preparato rigorosamente dal padrone di casa, mentre gli altri piatti e il vino, soprattutto, che deve essere abbondante e di buona qualità, li portano gli invitati.

Una delle migliori regole del Friendsgiving è che non ci sono regole.Si sta tra amici, quindi bando agli obblighi. Non si è obbligati a vestirsi come piace alla nonna, a limitare il bere per non far preoccupare i genitori, evitare di parlare di politica per non scatenare una rissa… La parola d’ordine potrebbe essere “Keep calm”:  si è infatti in quella confort zone che è diventato il nostro habitat preferito.

Dunque, se il Ringraziamento è davvero troppo americano per essere importato, il Friendsgiving che celebra gli amici come famiglia d’elezione, di certo non lo è e, forse davvero, agli amici, vale la pena di dire grazie.

Silvia GALLI