«Grazie Italia, questo è un Paese davvero pazzo ma bellissimo». Paolo Sorrentino percorre i pochi passi che distano dalla sua postazione al Beverly Hilton Hotel con il sorriso stampato sul viso. Il Golden Globe per il miglior film straniero torna in Italia venticinque anni dopo Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. La Grande Bellezza trionfa sull’agguerrita concorrenza, tra cui il francese La vita di Adele e il danese Il sospetto, principali avversari alla vigilia, e continua la marcia verso la serata degli Oscar in programma il 2 marzo a Los Angeles.

Da sempre considerati l’anticamera dei premi consegnati dall‘Academy Awards, I Golden Globes sono assegnati annualmente da una giuria di circa novanta giornalisti della stampa estera iscritti all’HFPA (Hollywood Foreign Press Association). Trionfatori della serata American Hustle di David O’Russell e 12 Anni schiavo di Steve McQueen, rispettivamente nella categoria Miglior commedia e Miglior film drammatico.

Golden Globe per la miglior interpretazione brillante maschile per Leonardo DiCaprio, star di The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese, nelle nostre salde dal 23 gennaio, in corsa anche per il primo Oscar in carriera dopo le nomination non andate in porto negli anni scorsi. Premiati anche i protagonisti di Dallas Buyers Club, Matthew McConaughey come protagonista drammatico e Jared Leto (già acclamato dalla critica al Lido) non protagonista.

Doppietta anche per il cast femminile di American Hustle: Amy Adams e Jennifer Lawrence, premiate rispettivamente come miglior attrice e come non protagonista nella sezione dedicata alle pellicole brillanti. Cate Blanchett, invece, per l’intensa interpretazione nell’ultimo successo di  Woody Allen, Blue Jasmine, è stata insignita del riconoscimento come migliore attrice drammatica. Il Globo d’oro al miglior regista è andato ad Alfonso Cuaron, che ha diretto Sandra Bullock e George Clooney nel fantascientifico Gravity.

Appuntamento a giovedì per le nomination dell’85ª edizione della notte degli Oscar. Grazie a Sorrentino, sognare non è più un’utopia…

Jacopo MARCHESANO