Non è certo questa una rivelazione, ma a volte ciò che sembra apparentemente un sacrificio, in realtà non lo è.

Se, infatti, le vacanze sembrano rappresentare tutto tranne che un periodo di relax, in realtà possono portare una serie di piacevoli soprese.

La spiaggia, ad esempio, se a mezzogiorno è un carnaio di caldo e di folla, alle otto del mattino è un’oasi di pace e di bellezza.

Il sole è caldo ma non bollente, il mare è una tavola infinita verso l’orizzonte e la natura si presenta al suo meglio.

Quando poi tutti si riversano in spiaggia, non c’è niente di meglio che esplorare il centro del paese, senza pericolo di traffico o di difficoltà di parcheggio. Il vantaggio di visitare la località che ci ospita senza ressa e senza fretta non ha davvero prezzo e fa apprezzare la vacanza ancora di più.

Se poi si considera che i ritmi più rallentati e tranquilli fanno bene senz’altro al piccolo, ma anche ai genitori, ecco che le ferie acquistano un valore in più, praticamente impensabile prima della partenza.

Sicuramente, poi, il soggiorno dei neogenitori e del loro bebè diventa più vario perché, non potendo rimanere in spiaggia tutto il giorno, si scoprono attività alternative che non hanno nulla da invidiare alla classica villeggiatura: gite in bicicletta, visite guidate, escursioni nell’entroterra…tutte possibilità che fino a quel momento erano state bellamente ignorate.

Insomma, la prima vacanza con un bambino può rappresentare un cambio di rotta e di abitudini, non necessariamente negativi.

Vera MORETTI

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