Cosa vorrei per il 2018?

I buoni propositi li ho già bruciati dopo l’estate, e la vita spericolata la lascio ai ventenni.

Arrivato alla fatidica soglia degli anta (ma non vi disperate, ho ancora 11 mesi di cuscinetto) sotto il mio albero vorrei:

  • Un biglietto per New York, ma quella dei primi anni ’80 e dello Studio54;
  • Un Basquiat originale o più realisticamente un weekend a Londra per visitare la sua mostra al Barbican (Boom for Real fino al 28 gennaio 2018);
  • Abbonamento annuale a Monocle.

Certo, sento già in sottofondo dire che sono il solito fighetto.

Ma rilancio alla grande con:

  • Cena da Enrico Crippa (sì, sono l’autore di Eat Piemonte e non ho mai messo piede a Piazza Duomo);
  • Un corso alla scuola Holden  di Torino, magari tenuto da Roberto Saviano.

Ok, sto pericolosamente virando verso la “gauche caviar”. Allora riequilibrio con un desiderata moooolto realizzabile:

  • Intervista con Emmanuel Macron;
  • Intervista con Giorgio Gori.

Se ormai tutti i miei amici conoscono l’imbarazzante cotta per il Presidente della Repubblica francese, pochi conoscono il mio groupismo strisciante per l’ex Guru della televisione commerciale e di Magnolia.

NON PERDERE LO SPECIALE NATALE 2017

Perdonata da tempo la scappatella con Simona Ventura, il suo portamento e linguaggio del corpo è per me fonte di ispirazione.

Regali impossibili? Ma almeno a Natale si sogna! Per tutto il resto basta una cravatta di Marinella….

Dario UJETTO