Di questa serie di The Crown stanno parlando tuti, non possiamo ovviamente esimerci nemmeno noi. E se l’episodio che più fa parlare  è quello che vede protagonista la principessa Margaret, sorella della regina, in visita alla Casa Bianca da Lyndon Johnson dare spettacolo, noi iniziamo con il farne un ritratto.

Margaret è prima di tutto la principessa triste, quella che ha dovuto scegliere tra i privilegi e l’amore ed ha scelto i primi. Quella che per sopportare una vita che, tutto sommato le andava stretta ha sempre  bevuto e fumato più di quanto fosse lecito.

“Elisabeth è il mio orgoglio, Margaret la mia gioia”, così definiva le proprie figlie re Giorgio VI, l’una diventata, poi, evidentemente la regina Elisabetta.

Margaret, giovanissima, appena diciassettenne, si innamora di un uomo di corte, scudiero del re: Peter Townsend.  La relazione fu per molto tempo tenuta segreta, ma divenne di dominio pubblico proprio il giorno dell’incoronazione di Elisabetta quando Margaret, con un gesto istintivo, pulì la giacca del Townsend svelando l’evidente intimità tra i due.

Pur essendo molto amato e rispettato dalla Royal family, Townsend non poteva essere il marito della principessa perché divorziato.

Elisabetta avrebbe anche chiuso un occhio, ma la Chiesa anglicana assolutamente no, ecco perché a Margaret fu chiesto di rinunciare ai propri privilegi e ai titoli per sposarsi con l’amore della sua vita.

Lei rinunciò. Da quel momento divenne, per tutti, la principessa triste.

Si sposò nel 1960 con Anthony Armstrong Jones, noto fotografo dalla dubbia moralità e, soprattutto dalle dubbie inclinazioni sessuali. Per renderlo all’altezza della principessa venne nominato Conte di Snowdon, ma il matrimonio, nonostante la gioia di due figli, non fu felice.

I tradimenti, presunti e confermati, da entrambe le parti li allontanavano sempre di più e i biglietti con cui il marito denigrava la moglie certo non aiutavano.

La goccia che fece traboccare il vaso furono le numerose vacanze sull’isola di Mustique che la principessa trascorreva in compagnia di Roddy Llewellyn, il toy boy della principessa.

Dopo il divorzio Margaret rimase sola, anche se non mancarono i pettegolezzi sulle sue storie con artisti ed intellettuali da Warren Beatty a Mick Jagger. 

Margaret morì nel febbraio del 2002, a 72 anni, a causa di ripetuti ictus che l’avevano offesa nella mobilità e nella vista.

Amò molto Carlo e Lady DIana, una coppia in cui rivedeva se stessa in età giovanile, ma arrivò a rompere i rapporti con la principessa di Galles a causa dell’intervista sul matrimonio affollato, perché la considerò un alto tradimento.

Una vita sulle montagne russe dunque quella della minore tra le figlie di Giorgio VI, triste ed infelice forse, ma non possiamo dirlo con certezza, a causa proprio del suo rango e dell’etichetta.

Chissà come sarebbe stata la sua vita se avesse potuto sposare Peter Townsend?

Silvia GALLI