Quando il tempo lo permette, è sicuramente piacevole passeggiare per la città con i propri bimbi, anche se sono molto piccoli.
Non si vive solo di casa e parchetti, e quindi aprire i propri orizzonti fa bene a tutti, a cominciare dalle mamme, altrimenti costrette ad uno scenario troppo statico e pericolosamente noioso.

A volte, però, ci si scopre titubanti al pensiero di andare troppo lontano da casa, o comunque lontano da luoghi conosciuti, perché, si sa, i bambini, più piccoli sono e più hanno bisogno di essere accuditi. E allora, come si fa a passeggiare tranquilli, anche quando l’orologio corre e il momento della pappa, o del cambio pannolino, si avvicina ma casa si allontana sempre più?

Ci hanno pensato alcune mamme che, trovatesi nella stessa situazione, hanno deciso di offrire un servizio semplice ma finora inesistente: raccogliere in un’app un elenco di tutti i posti family friendly che accolgono i bimbi e le loro esigenze, offrendo alle loro mamme la possibilità di scaldare un biberon o cambiare un pannolino, o magari di allattare in un ambiente discreto e riservato.

Si tratta di un’idea brillante, che è diventata realtà che si chiama Baby Pit Stoppers, in grado di dare un grande aiuto alle famiglie, che non le fa sentire accolte nella loro città anche, e soprattutto, se viaggiano con un neonato disperato al seguito.
Per questo motivo, abbiamo pensato di intervistare la fondatrice di questa startup, Valeria Miccolis. Ecco cosa ci ha raccontato.locandina bpss con sito

Baby Pit Stoppers offre un concreto aiuto alle famiglie con bambini piccoli quando, fuori casa, hanno il bisogno di cambiare i loro bimbi. L’idea di startup è arrivata da un’esperienza personale?
Sì, passate le prime settimane dalla nascita dei nostri bimbi, io e alcune amiche del corso pre-parto abbiamo ripreso ad uscire e ci siamo scoperte a guardare la nostra città, Milano, con occhi nuovi, a scegliere i punti di incontro e i locali secondo criteri diversi da quelli usati prima di diventare genitori. In molti casi avremmo desiderato conoscere in tempo reale il posto più vicino dove poter allattare liberamente o scaldare i biberon o cambiare il pannolino entrando facilmente nel locale con il passeggino ma non esisteva una app geolocalizzata che lo permettesse. Man mano che scoprivamo posticini carini e attenti alle nostre esigenze, poi, cresceva la voglia di raccontarlo a tutti!

Quanto tempo è passato dall’idea alla sua realizzazione concreta?
Meno di 3 mesi, ogni mamma sa quanto è importante cogliere l’attimo! Una sera di fine aprile 2015 fantasticavamo sul nome, la settimana successiva, in occasione della festa della mamma, abbiamo aperto la pagina Facebook e, dato l’enorme riscontro, ci siamo attivati per dar vita alla web app, a fine giugno 2015 avevamo la versione beta, abbiamo fatto un test con un gruppo di mamme candidate volontarie e a metà luglio 2015 abbiamo lanciato www.babypitstoppers.com! Abbiamo tenuto ritmi decisamente sostenuti ma avevamo chiarissimo sin dall’inizio che era importante lavorare sulla community: ci siamo impegnati moltissimo affinché la web app fosse bella, semplice e intuitiva e abbiamo coinvolto oltre 350 gruppi di mamme e raccontato del nostro progetto a oltre 100 blogger. Volevamo raccontarlo a tutti, come con i baby pit stop!

Ritenete che le città italiane siano poco baby-friendly e poco accoglienti nei confronti delle famiglie con bambini piccoli?
Può essere la prima impressione. In realtà, lavorando a Baby Pit Stoppers, abbiamo scoperto centinaia di iniziative promosse quasi in ogni provincia da associazioni di mamme, singoli illuminati, gruppi di esercenti, enti e comuni virtuosi che promuovono la creazione di reti di baby pit stop per facilitare chi si gode le nostre città con un bebé.
Il nodo è che l’informazione è molto dispersa e frazionata e, talvolta, difficile da reperire e anche da consultare. Le tre idee vincenti di Baby Pit Stoppers sono state quelle di usare al massimo la tecnologia, capovolgere il punto di vista e pensare in grande! Su Babypitstoppers.com sono in primis le mamme (papà, nonni, tate…) che segnalano i baby pit stop che conoscono, li valutano e li recensiscono e www.babypitstoppers.com è un’unica grande mappa web che può accogliere i baby pit stop di ogni città d’Italia e del mondo. Come amiamo dire: ovunque c’è un baby pit stopper, ci siamo tutti #siamotuttibabypitstoppers! Il lavoro che stiamo compiendo, inoltre, è una piccola rivoluzione dal basso in quanto, valorizzando gli esempi virtuosi, stimola altri esercenti ed enti ad attrezzare i loro locali a beneficio dei più piccoli e a vantaggio dei loro accompagnatori!

Da quanto Baby Pit Stoppers è attiva? Quale riscontro avete avuto? La web app è attiva da meno di due mesi, metà luglio 2015. Nei primi 10 giorni si sono registrati quasi 100 utenti, in meno di due mesi siamo già a 400. Con i baby pit stop caricati spontaneamente da questi utenti copriamo ogni regione d’Italia. Il riscontro ad oggi ci sembra ottimo, per questo intendiamo continuare a lavorare sulla community, mano a mano che questa si estende, crescono i baby pit stop mappati. Le potenzialità sono enormi: abbiamo già alcuni baby pit stop all’estero (Giappone, Croazia, Francia, Spagna, RSM) ed è in piano la versione multilingue. Moltissimi esercenti ci hanno contattati per inserire i loro baby pit stop sulla mappa web e abbiamo attirato l’attenzione e la lode delle istituzioni.app su mobile

Cosa deve fare un esercente, per segnalare la sua disponibilità ad offrire un Pit stop?
Ogni esercente che nel suo locale offre anche solo uno dei quattro servizi mappati dalla community Baby Pit Stoppers (un ambiente confortevole per allattare, la possibilità di scaldare un biberon, uno spazio per cambiare un pannolino, l’accessibilità con passeggino) è dei nostri per definizione. Può pertanto accedere a www.babypitstoppers.com e caricare il suo baby pit stop.
Per garantire la massima trasparenza alla community, tuttavia, chiediamo ai titolari di effettuare la registrazione con un account aziendale, in modo che risulti immediatamente chiaro alle mamme che è il titolare del locale che ha segnalato quello specifico baby pit stop. E’ un vanto per l’esercente, perchè nascondersi?

Mamme e papà che usufruiscono del servizio possono recensire i luoghi in cui sono stati o proporne altri?
Assolutamente sì, la community di mamme, papà, nonni e tate è il cuore di Baby Pit Stoppers. Abbiamo appositamente creato la web app con due percorsi: uno per aggiungere i baby pit stop e l’altro per ricercarli. Ci piace pensare che ogni mamma abbia voglia di condividere le sue conoscenze e le sue scoperte in tema di baby pit stop prima ancora di usufruire di un servizio!
E’ importante dire a questo proposito che www.babypitstoppers.com è una web app, non si scarica da nessuno store, è subito utilizzabile da qualsiasi dispositivo – PC, smartphone e tablet – e sempre nella versione più aggiornata. Teniamo molto al fatto che sia accessibile a tutti e, anche per questo, abbiamo messo a disposizione un indirizzo e-mail babypitstoppers@gmail.com al quale è possibile segnalare ogni eventuale criticità incontrata affinchè nessun baby pit stop, e nessun baby pit stoppers, vada perduto!

Che bilancio potete fare ad oggi della vostra startup? Avete progetti nell’immediato futuro?
Siamo molto soddisfatti. E’ stata un’estate incredibile e i riscontri e gli incoraggiamenti delle mamme, delle associazioni, degli esercenti e anche di alcuni enti virtuosi con cui ogni giorno dialoghiamo, ci impongono di andare avanti. Ci sono locali che si attrezzano ad accogliere i bebé e i loro accompagnatori dopo aver scoperto di Baby Pit Stoppers! Le risorse sono limitate ma non l’entusiasmo!
Stiamo dedicando questo mese di settembre a raggiungere tutte le associazioni di mamme e di esercenti , tutti gli enti e i comuni virtuosi che hanno lavorato in passato alla creazione di reti di baby pit stop nel loro territorio. Li stiamo invitando ad aderire alla Rete delle Reti BPSs caricando i loro baby pit stop su www.babypitstoppers.com per renderli immediatamente geolocalizzabili e fruibili da parte delle mamme della zona e di quelle di passaggio.
Cito le prime che hanno già aderito: Allattamento IBCLC con i suoi Poppa&Pannolo in Toscana, Lombardia e Veneto, Servizio Politiche per la famiglia Comune di Venezia, ANT (Amici Neonatologia Trentina) per Trento e provincia, AllatTO.it a Torino, Pannolinontour.com sul litorale di Jesolo, Oasi delle mamme per Pesaro, Essere Mamma a Piacenza, …

Stiamo inoltre lavorando ad un sito web redazionale e alla app oltre, come dicevo, alla versione multilingue.

Il 3 ottobre, in concomitanza con la Settimana dell’Allattamento Materno, avremo la 1^Merenda Baby Pit Stoppers a Milano, l’Aperitivo in orario bimbo-friendly, per coinvolgere quante più mamme possibili nel progetto. Siete tutti benvenuti, portate i vostri amici! Insieme, mappiamo il mondo!

Vera MORETTI