Prima delle festività Natalizie vogliamo cominciare a condividere un po’ di good news perfette per entrare nel mood di Babbo Natale. Ecco le belle notizie di novembre 2018, quelle che ci fanno pensare che c’è ancora qualche speranza e ci danno lo stimolo per migliorare e essere parte attiva del cambiamento!

Abbiamo seguito con apprensione e curiosità le Midtem Election americane ovvero le elezioni di metà mandato del governo Trumph. Questo appuntamento serve a rinnovare la Camera ed il Senato ed è molto importante sia per capire il futuro della politica americana sia per capire come è considerato l’operato del Presidente attuale. Il 6 Novembre gli americani hanno votato e i risultati hanno fatto, come di consueto, discutere. Il Senato si è consolidato con la maggioranza dei Repubblicani mentre la maggioranza alla Camera dopo 8 anni è andata ai Democratici. La bella notizia è che sono state elette oltre cento candidate che fanno parte anche di minoranze (se ne sono presentate 235). In questa occasione è stata eletta alla camera la parlamentare più giovane della storia americana, una donna che si chiama Alexandria Ocasio-Cortez, di 29 anni. Le donne hanno ancora una volta dimostrato di poter fare la differenza anche in ambito politico.

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Torniamo in Europa con una notizia che non è affatto bella ma che ha saputo trasformarsi un una ottima opportunità di riflessione e di sorellanza. A Dublino, sempre il 6 Novembre, è stata resa nota la sentenza di assoluzione di un ragazzo 27enne, accusato di aver stuprato una ragazza di 17 anni. Il motivo dell’assoluzione è l’intimo giudicato “troppo sexy della vittima”. Ovviamente e fortunatamente questa sentenza non è passata inosservata e molte donne hanno protestato al grido di #ThisIsNotConsent con in mano dei capi di biancheria intima. La protesta è arrivata anche in parlamento con la deputata socialista Ruth Coppinger che si è presentata in aula con un tanga in pizzo. Colpevolizzare le vittime non è la via giusta per contrastare la violenza contro le donne, l’hashtag è diventato virale anche sui social e ha permesso a donne di tutto il mondo di prendere parte e a questa iniziativa di sensibilizzazione e dissenso.

Ci sono buone probabilità che la prima impronta sul pianeta Marte sia quella di una donna. Proprio pochi giorni fa la sonda Insight della Nasa è approdata sul pianeta rosso. Visto il successo della missione si stanno elaborando altri programmi spaziali finalizzati alla conoscenza di questo pianeta così misterioso. Come riportato da Ansa Allison McIntyre, ingegnere della Nasa che lavora al centro di addestramento degli astronauti americani presso il Johnson Space Center a Houston, in una intervista alla radio della BBC ha dichiarato che a mettere piede su Marte sarà molto probabilmente una astronauta di sesso femminile. Ci sono molte donne impegnate nel settore aerospaziale e questo sarebbe ‘un primo passo’ davvero stimolante per il cambiamento e la parità di genere (e per far capire ai marziani di che pasta siamo fatte!).

Martina ZANGHI’