Secondo studi scientifici le dimensioni del pene sono accettabili a partire dai 7-10 centimetri. Calcolato che la media italiana è di 12,5 allora non dovrebbero esserci grandi problemi… Eppure alle volte capita: siamo euforiche al punto giusto, la conversazione decolla, si decide il da-me-o-da-te e poi… Lui cala i boxer e la mandibola scende prepotentemente.

Come fare quindi a mascherare la delusione? E a rendere l’esperienza comunque piacevole nonostante le misure lillipuziane?

Innanzitutto richiudi la bocca: l’espressione sconvolta nuoce gravemente all’erezione del maschio medio. Poi con nonchalance proponi di fare un po’ di esperimenti di kamasutra.

Se trattasi di one-night-stand lanciati su un best seller sempreverde: la pecorina. Con quella non si sbaglia mai e, calcolate le dimensioni, non causerà alcun dolore.

Se invece preferisci qualcosa di più romantico e lento prova col cucchiaio. Fallo sdraiare dietro di te, su un lato, e fatti abbracciare: se chiudi gli occhi la scena può fare invidia ad un film con Julia Roberts.

Lui non è un tipo abbastanza originale? Opta per il missionario riveduto e corretto: mentre lui si muove sopra di te tu tieni in tensione tutti i muscoli, stendendo le gambe e tenendo le braccia ad altezza testa. Salvo crampi (ricordare di portarsi sempre dietro una banana, per ogni evenienza) l’orgasmo è garantito: da clitoride ovviamente, ma è pur sempre un orgasmo!

Si sconsiglia vivamente di lasciarsi scappare battute o espressioni di scherno, sbadigliare nel mentre e tirare fuori sostituti a pile (o banane): dopotutto c’è qualcuno che ha detto “le dimensioni non contano“. E qualche maschietto gli ha creduto. Che diritto abbiamo noi di infrangere i suoi sogni di gloria?!

Erika POMPILI

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