Coraggiosa la sua affermazione visti i tempi in cui tutto viene promosso e raccontato attraverso corpi nudi, spesso femminili
Quello che sta succedendo in questo periodo storico è il parlare di sesso, chattare di sesso, comunicare in maniera virtuale sempre più forte. Abbiamo un sesso virtuale che ha un potere enorme. Si fa tantissimo sesso virtuale, in rapporto a quello reale che si fa ma poco. Si scambiano più bit che fluidi. L’idea è quella di avere una sessualità che porta vicini i corpi, magari con la scusa delle posizioni della ginnastica. Una sessualità che non mercifica il corpo nudo e femminile. Oggi sono troppo utilizzati come veicoli. Mercifichiamo piuttosto la coppia: o si parla di sesso o si parla di morte dal punto di vista pubblicitario, perché questo attira la gente.

Il Kama-fitness invece si pone come guida: può essere considerata una disciplina o una filosofia dell’intendere la vita a due?
Il Kama-Fitness è una cosa che è derivata dal Kamasutra, vera e propria Bibbia in quanto trattasi del più antico testo sulla vita sessuale dell’uomo, sebbene un capitolo solo dei suoi dieci volumi parli del Kamasutra. La vera opera del Kamasutra dovrebbe essere usato come un modo per intendere la vita a due: questo è un sottocapitolo moderno di quella che è la filosofia della vita a due.

Eppure, ancora oggi il Kamasutra viene considerato un libro-tabù…
Perché conosciamo solo il capitolo delle posizioni. Il libro contiene anche il capitolo che parla della seduzione, del come vivere in coppia, delle fantasie, come prendersi cura dell’altro. Questi però non sono arrivati in Occidente: c’è anche da considerare il retaggio della cultura cattolica che lo fa ancora pensare come un testo peccaminoso. La cultura cattolica ha identificato il sesso come il grande tabù, il colpevole di tutti i mali. La rappresentazione iconografico del dio Pan, del “dio sesso”, coincide con quella del diavolo. Nelle altre culture ciò non avviene: il sesso non può essere sbagliato perché, se non esistesse il sesso, non esisterebbe nemmeno l’essere umano. Tutto ciò che viene fatto e detto contro il sesso, dal mio punto di vista, va contro la vita umana se la facciamo diventare solo una questione di procreazione: il buon Dio ha associato al sesso il piacere perché nessuno è così deficiente da scambiare dei fluidi corporei con un’altra persona se non ci fosse il piacere di mezzo.

Infine, torniamo alle “3 S“: esistono anche i “sedentari”, come gli antisportivi, anche nel sesso?
Altroché se ci sono, ci sono gli anoressici del sesso. In realtà è una patologia: il calo del desiderio è molto frequente, soprattutto in questo periodo storico legato alla saturazione degli stimoli sessuali e all’ansia da prestazione. Ciò avviene sia nell’ambito della coppia consolidata che tra i giovani.
È una patologia sia il calo del desiderio che questa pigrizia sessuale, l’opposto della iper eccitazione sessuale, quelli che cercano sempre sesso. Pensi che non sono ancora considerate delle vere patologie.
Se il calo del desiderio è dovuto a un aumento della prolattina, per esempio, siamo nell’ambito della patologia. In questo ultimo periodo, però, ho notato un aumento del problema della ipo-attività, soprattutto in coppie giovani sui 30-40 anni.

Dottor Marco Rossi Sono più le donne o gli uomini a rivolgersi a lei?
Tendenzialmente è la donna che per prima richiede aiuto. L’uomo arriva quando la situazione è a livelli drammatici.

Amiche, avete letto bene? Stamattina, insieme al “buongiorno”, potreste inviare una mail con un testo molto interessante per i vostri partner…

Paola PERFETTI

Dottor Marco Rossi, psichiatra, sessuologo 

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