Dicono che le donne non sanno fare gruppo, che sono troppo impegnate ad invidiarsi tra loro, a sparlare le une delle altre, danneggiandosi in maniera irreversibile.
Gli uomini, al contrario, sembrano invece capacissimi di unirsi in squadra e creare un muro di gomma invalicabile quando si tratta di difendere uno di loro.

Ma si tratta di un luogo comune o della verità? Nel Terzo Millennio la situazione è ancora questa o sta cambiando?
Noi di Bellaweb non vogliamo credere che le donne siano ferme lì, a farsi la guerra e a guardarsi in cagnesco, senza accorgersi che, nel frattempo, mentre loro sprecano tempo ad indicare e a spettegolare, c’è qualcuno che ne approfitta e arriva dove avrebbero dovuto loro.

Ne vediamo tante, quotidianamente, di donne che si aiutano tra di loro, che si supportano e si spalleggiano, dimostrando che è possibile varcare quel confine che le vede relegate nel ruolo di velenose vipere.
Le donne, che stupide proprio non sono, hanno capito che, per non farsi fregare costantemente dagli uomini, già abbastanza favoriti in una società radicalmente maschilista, occorre superare preconcetti e pregiudizi, e dimostrare che anche loro possono fare gruppo, eccome!

Niente spacconate da bar e niente pacche sulle spalle, ci mancherebbe, ma, piuttosto, confidenze e tendenza ad incastrare le loro personalità come tante tessere di un puzzle, in modo che ognuna di loro possa valorizzare le sue qualità e le sue attitudini.

Accade nel lavoro, dove le donne fondatrici di startup crescono di giorno in giorno, e grazie alla loro creatività e alla loro predisposizione al multitasking vanno a gonfie vele, ma succede anche nella vita quotidiana, dove sono sempre più diffuse le “reti” di mamme che si aiutano tra loro e si sostituiscono tanto da diventare intercambiabili.

Una cosa è certa: se le donne sono pettegole e invidiose, anche gli uomini non scherzano. Quindi, se loro hanno imparato a fare i “portinai”, noi possiamo fare “quadrato” difendendoci da malelingue e insinuazioni.

D’altra parte, si sa che l’amicizia femminile, quando è vera ed autentica, dura una vita intera, tra risate, confidenze, pianti e condivisioni. Altro che quattro calci ad un pallone e una birra, come accade spesso per gli uomini!
La solidarietà tra donne, quando esiste, è capace di spaccare i ponti e capovolgere il mondo, è una risorsa inestimabile alla quale non bisogna rinunciare.

La donna del Terzo Millennio, dunque, oltre ad essere impegnata su tanti fronti e coltivare le sue passioni, può distinguersi dalle generazioni passate anche con un atteggiamento diverso nei confronti delle sue simili, facendo cadere una barriera di ostilità che ormai non ha più ragione di esistere. La forza, spesso, sta nel riconoscere i propri errori e rimboccarsi le maniche per riparare a quanto commesso. E alle donne la forza certo non manca.

Vera MORETTI