Nel caso non lo sappiate esistono due tipologie di donna: quelle borsa e quelle scarpe. E Bea Buozzi fa sicuramente parte della seconda categoria. Partendo da questa idea è nato un testo narrativo spiritoso e divertente, da leggere per rilassarsi e ridere di noi stesse, maniache shoeaholic.

Se è vero che per ogni donna esiste una vita pre e post la scoperta del tacco, è altresì vero che ogni signora (o signorina) che si rispetti ha un suo modello preferito: Mary Jane, pump, décolleté di vernice, stringate maschili, open toe, tronchetti, sandali alla schiava, espadrillas, texani, ballerine o i “pantofolosi” Ugg. Mica tutti i tacchi sono uguali, eh! A ogni donna va il suo, che deve essere sapientemente indossato a seconda dell’occasione e dell’outfit scelto. Se poi è vero che il tacco sette è quello bon ton, è altresì vero che il plateau è il vero salvatore di molte gentili pulzelle altezza-sguarnite, oltre che di doloranti piedi che a fine serata invocano pietà e un pediluvio DOC.

“Chi dice donna dice tacco” dà voce a donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni che hanno un particolare ricordo legato a una particolare calzatura. Storie vere, aneddoti piccanti o divertenti su cui Bea Buozzi ricama e diverte la lettrice, oltre che impartirle lezioni sulla nascita, l’uso e il costume di tali calzature.

Volete sapere la verità sulla scarpetta di Cenerentola? Perché Audrey Hepburn era ballerina-dipendente? Le risposte in “Chi dice donna dice tacco”.

E voi, che tacco siete?

Giulia DONDONI

[ Torna indietro... ]