di Caterina DAMIANO

Qualcosa è cambiato nella vita del detective Nick Burckhardt (David Giuntoli) : strane visioni lo tormentano, sorprendendolo nel mezzo dei suoi casi, lasciandolo perplesso a chiedersi cosa ci fosse di davvero reale. Qualcosa cambia ancora di più quando tornando a casa, una sera, Nick trova ad attenderlo, insieme alla bellissima compagna Julie, l’amata zia Marie, la donna che da sempre si è occupata di lui, orfano.

La donna è visibilmente stanca e segnata dal cancro che la affligge, ormai allo stadio terminale, e sembra aver fretta di informare Nick riguardo a qualcosa di molto importante. I due, ormai sul punto di chiacchierare, vengono però interrotti da una feroce aggressione a Marie. Nick è confuso: davanti ai suoi occhi non c’è un uomo, ma un mostro. Senza esitare, spara ed elimina l’aggressore, ma Marie è molto debole. Non morirà, ma riesce solo ad informarlo che lui è l’ultimo dei Grimm, e che capirà molto di più entrando nella sua roulotte.

Quello che si para davanti agli occhi di Nick è un vero e proprio armamentario, insieme ad una raccolta di informazioni su mostri, creature d’ogni specie, pozioni e attrezzature chimiche. Nick stupito, attende che Marie riprenda conoscenza, ed è solo a questo punto che tutto quadrerà: le visioni di Nick non sono altro che il vero aspetto che i mostri celano agli uomini, e che solo un Grimm, un cacciatore di queste creature, ultimo della stirpe dei famosi fratelli, può riconoscere e vedere. Queste capacità si riveleranno per Nick tanto un’agevolazione in molti dei suoi casi di polizia, quanto una vera e propria condanna, che mette perennemente a repentaglio la sua vita, quella del suo partner di lavoro e di Julie.

Nel corso del suo primo caso, troverà l’aiuto più inaspettato in Eddie Monroe, lupo mannaro che ha deciso di vivere in pace con il mondo: sarà grazie a lui che Nick comincerà a capirne di più, e ad uscire con più facilità da situazioni complicate.

Grimm segue l’onda di un altro famoso telefilm sulle fiabe, Once Upon a Time, ma allo stesso tempo se ne distacca per le tematiche più serie e crude: ogni episodio si basa si sulle favole, ma è mirato, il più delle volte, a dimostrare che quei personaggi a cui ci siamo affezionati non sono in realtà così innocui.

Molto piacevole per l’unione originale del thriller, del drammatico e del fantastico, che appassiona lo spettatore e lo incatena al mondo di Nick fino alla fine di ogni episodio!