Quando si organizza un matrimonio si viene a contatto con una serie di termini mai usati prima, ma che dal momento stesso della promessa diventano di uso, non solo comune, ma quotidiano.

Prima fra tutte è certamente quella di wedding planner che, però, ormai abbiamo imparato a conoscere sebbene non addetti ai lavori o promessi sposi. Quando ci  si affida alle sapienti mani di un wedding planner – ma attenzione, è necessario che siano sapienti, e non è sempre scontato- il più del lavoro è fatto, ma non sempre è possibile od economico assumere un professionista.

In seconda battuta vengono i temutissimi, ma irrinunciabili catering e banqueting che cosa sono? E quali sono le differenze?

I termini anglofoni “catering” e “banqueting” vengono spesso utilizzati come sinonimi, ma in realtà corrispondo a due servizi diversi. Intanto diciamo che ovviamente si parla di ristorazione. Se si sceglie un ristorante o un agriturismo problemi non ce ne sono perché, ovviamente della ristorazione si occupano loro, ma se il ricevimento avviene in un posto diverso (venue per chi predilige l’inglese) ecco che occorre un servizio per cibo e bevande.

Per quanto riguarda il catering nome deriva dal verbo inglese –strano eh?- “to cater”, letteralmente provvede a dare cibo e bevande ad un numero elevato di persone. In senso lato può essere anche considerato catering il servizio di fornitura merende per una festicciola di bimbi.

Se si parla di banqueting, invece, si intende anche qualcuno che provvede alla fornitura di allestimenti, dall’inglese  “to banquet”. Il serivizio di banqueting è dunque molto più complesso ed articolato: oltre al migliore cibo infatti, la società dovrà trovare le sedie ed i tavoli più adatti con relativi tovagliati, i fiori giusti, eventualmente la musica d’accompagnamento e tutto ciò che può interessare il ricevimento.

Ma come si fa a scegliere un buon banqueting? Il primo indicatore è la flessibilità: i professionisti devono essere in grado di cucinare in base alle esigenze alimentari, alle allergie, ma anche alle mode e alle tendenze.

Inoltre il buon banqueting, ma anche catering, deve essere in grado di cucinare in loco, non usare prodotti congelati o peggio ancora pre cotti.

Importantissimo elemento, inoltre è il personale di servizio che deve essere adeguato nel numero e nella professionalità. Non si possono mettere ragazzini alle prime armi a gestire l’intero evento, ma è indispensabile che, accanto a loro ci siano esperti del mestiere.Tanto per chiarire il numero minimo di camerieri è di due ogni dieci invitati e, naturalmente, ogni cameriere avrà la divisa adatta.

VI abbiamo aiutato nella decisione?

Silvia GALLI