Come si fa a non commettere errori? Naturalmente ci sono regole che vanno studiate e seguite alla lettera per far sì che anche il momento solenne dell’entrata in Chiesa sia un momento indimenticabile.

Per quanto riguarda il cosiddetto corteo nuziale gli sposi possono scegliere tra tre opzioni: il corteo anglosassone, il corteo classico e l’entrata in coppia.

Il corteo anglosassone è il più comune: lo sposo arriva prima della sposa al braccio della mamma o, se impossibilitata, di una parente stretta tenendosi alla sua destra. Entrambi attendono all’altare la sposa che, con un piccolo ritardo, arriverà al braccio del padre, tenendo la destra, preceduta dai paggetti e seguita dalle damigelle.

Il corteo classico è usato solo in alcune cerimonie molto formali, si pensi che anche i reali d’Inghilterra hanno scelto il corteo anglosassone. La sposa e il padre entrano per primi, seguiti, , da un paggetto e una damigella, dallo sposo con la madre, dalla madre della sposa con il padre dello sposo, dai testimoni che andranno scelti in modo da essere in numero pari di genere con gli uomini a destra delle donne.

L’entrata in coppia, infine è quella per cui lo sposo attende la sposa all’entrata della chiesa ed offrendole il braccio le dona anche il bouquet, poi soli si incamminano verso l’altare dove ad attenderli trovano il sacerdote ed i testimoni. Questo corteo viene utilizzato spesso quando vengono a mancare i genitori di uno o entrambi gli sposi oppure se il matrimonio segue una convivenza.

Non resta che scegliere quale sia l’entrata migliore secondo il tipo di matrimonio organizzato e studiare attentamente la regia dell’evento.

 

Silva GALLI

 

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