Quando all’anulare di una ragazza brilla un anello nuovo, soprattutto “quell’anello” ci si sente quasi in obbligo di fare domande alla sposa. Ecco, non sempre è il caso.

Congratulazioni, avete fissato la data? 

C’è bisogno di qualche tempo prima di poter stabilire la data , non è immediato come sembra: bisogna far coincidere i desideri degli sposi, disponibilità della location e della chiesa, nonché quella del fotografo e di vari fornitori.

Peggio ancora per le domande specifiche: creano ansia inutile. Meglio invece mantenersi sul generico, chiedere se si ha già qualche idea, ma senza essere troppo puntuali.

Non vedo l’ora che arrivi il matrimonio! 

Presuppone che si pensi di essere invitati. Non è detto, non sempre è così e, un’affermazione del genere può creare imbarazzo.

Sarebbe maleducato e soprattutto imbarazzante obbligare gli sposi a giustificare le loro scelte e i loro inviti.

Sei sicura di essere pronta a fare  questo passo? 

A meno di non essere un parente stretto o un amico con più che valide preoccupazioni motivate, non è per niente educato manifestare certi pensieri.

Nessuno potrà mai conoscere le radici della relazione che lega gli sposi o le motivazioni che li hanno spinti a decidere per le nozze. Alcuni giudizi devono rimanere privati. E certe domande alla sposa… non vanno fatte.

Si dovrebbe fare così

La sposa punta sempre alla perfezione, ma alla sua perfezione! La tradizione vuole che… , oppure io ho fatto così…” sono commenti che pesano sulla sposa e sulle sue scelte, che oscilleranno sempre tra la voglia di far felici i parenti  e il desiderio di scegliere dettagli originali.

Posso portare con me

Sull’invito di nozze sono specificati i nomi al quale è indirizzato, è spinoso chiedere di poter portare persone non previste. Capita sempre più spesso , inoltre che gli sposi scelgano di organizzare ricevimenti in cui bambini sono esclusi.

Se gli sposi hanno fatto questa scelta non rimane che accettarla o, se proprio non la si condivide, rifiutare l’invito.

Ultima raccomandazione che dovrebbe essere pleonastica, ma spesso non lo è: A quando un bambino?  E’ sempre meglio non avventurarsi nella sfera più intima della coppia .

Silvia GALLI