Può la fortuna di una donna che, grazie ad un matrimonio con i controfiocchi, diventerà un giorno la regina d’Inghilterra essere causa di un impatto notevole su un argomento sempre attuale quale la parità dei sessi?

Pare di si, e la dimostrazione è proprio quella che sta sempre al fianco della Duchessa di Cambridge.

Ma facciamo un passo indietro: la trasformazione da Kate Middleton borghese a Kate duchessa/futura regina non è certo un sogno come può sembrare. Se, per carità, un simile processo ha dei pro notevoli quali il potere, il successo e una posizione che tutte noi invidiamo accanto ad un principe che, nonostante la calvizie, non è neanche così male, non sono invidiabili, i contro, quale l’impossibilità di una vita privata, un cambio di abitudini radicale, l’imposizione di un certo protocollo e, più importante, il rischiare anche la propria vita a causa della posizione acquisita, non sono da meno.

E’ proprio per addolcire la pillola, in particolare quest’ultima, che il palazzo reale sta tentando di venire incontro alle esigenze di Kate e le ha concesso una guardia del corpo del tutto eccezionale: una donna.

Nella storia della famiglia reale inglese è la prima volta che la sicurezza di una principessa viene messa in mano ad una guardia di sesso femminile. Il nome della prescelta è Emma Probert, sergente definita preparata e rigorosa tanto quanto un uomo.

Voci maligne però vociferano che questa scelta sia stata fatta per evitare il nascere tanto di gelosie di William quanto di storie d’amore che possano causare altri scandali alla casa reale (precedente già accaduto con l’amata Diana), ma Scotland Yard smentisce: la Probert è stata scelta per la preparazione, anche se i motivi razionali per preferire una donna sono molti: potrà agevolmente seguire la principessa in situazioni che sarebbero più sconvenienti ed imbarazzanti per un uomo.

Inoltre, il rapporto che si potrebbe instaurare tra la principessa e la prescelta Emma potrebbe anche divenire un rapporto d’amicizia e confidenza, il che aumenterebbe la protezione di Kate: fidandosi della sua guardia del corpo non si farebbe scrupoli a farsi seguire ovunque, anche in occasioni riservate, cosa che farebbe diminuire chiaramente i rischi per la sua persona.

In ogni caso, è chiaro che questa scelta sia un passo avanti per il sesso femminile, che adesso può, in questo settore, ambire anche alla protezione di altre cariche. Dunque che altro dire? Donne, ad maiora!

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Caterina Damiano