Le mani, il giorno delle nozze sono protagoniste – quasi- assolute. Non può mancare infatti, anche nel più originale tra i servizi fotografici, uno scatto che ritragga le mani degli sposi romanticamente in primo piano, appena dopo lo scambio degli anelli.

Quindi, va da sé che le mani della sposa, ma anche dello sposo, per il grande giorno- almeno- debbano essere curate e perfette.

Per lo sposo bastano pochi passaggi, un massaggio con crema emolliente ed idratante nei giorni precedenti, magari una maschera apposta, una manicure ordinata con unghie corte e cuticole invisibili.

Per la sposa il discorso, come sempre, si fa più complicato, il nostro consiglio, come sempre è uno soltanto: less is more!

Naturalmente sui social – Instagram e Pinterest – non c’è che l’imbarazzo della scelta e si trovano le creazioni più fantasiosi, anche se non sempre le più eleganti: dalle unghie dipinte con miniature a tema, a quelle con i brillantini, fiori, strass o perle varie, fino a quelle opache, colorate in toni fluo etc…

Ribadiamo il concetto e diciamo che quello che ci sembra troppo, di solito, anzi, sicuramente, lo è.

Ma partiamo dall’inizio, la lunghezza :le unghie eleganti non sono lunghe, mai. Gli artigli li lasciamo ai felini, a loro servono per arrampicarsi, afferrare, cacciare… Di regola le spose hanno già acciuffato chi dovevano, magari lottando con le unghie e con i denti, quindi ora via libera alla lima!

La forma: ecco sulla forma possiamo ammettere -un po’- di libero arbitrio, possono essere ovali o più squadrate, ma per carità, con gli angoli smussati!

Veniamo all’annoso dilemma : la decorazione. Abbiamo già detto che brillantini, perline e imili sono appannaggio delle ragazze del Sol Levante? No? Bene lo diciamo ora. Assolutamente da evitare. 

Sui colori i no assoluti sono quelli degli outfit nero e rosso squillante, ma a nostro parere anche i bordeaux, blu verdi, fucsia e simili sono colori stupendi in luna di miele, meno il giorno del sì.

Abbiamo lasciato poco spazio alla fantasia, è vero, ma tutti i toni del nude e del rosa chiaro sono ammessi, quelli che più piacciono e si intonano con l’incarnato delle mani. Ad una pelle ambrata od olivastra sta benissimo il beige con toni mattone, per le diafane meglio un rosa chiarissimo, invece.

CI siamo scordate di parlare del bianco ottico? No, non è una dimenticanza, il bianchetto sulle unghie l’abbiamo messo in quinta elementare per sentirci grandi, poi basta.

E i perlati? Quelli invece li lasciamo proprio, senza remore alle americane del Minnesota che da anni ne hanno fatto la propria bandiera di femminilità.

Silvia GALLI