E’ il galateo, ma soprattutto il buon gusto a dettare le regole per indossare in maniera corretta il cappello, non solo, ma soprattutto ad un matrimonio.

Il cappello è un accessorio che completa, anzi caratterizza la mise, pertanto non ha bisogno di altri accessori vistosi, basta già lui a catturare l’attenzione. Deve essere in armonia con l’abbigliamento, per foggia, dimensioni e colore: non dello stesso colore dell’abito, l’effetto uniforme è sempre da evitare,  ma in tonalità adeguata.

Le invitate, come detto, dovrebbero evitare il cappello se la madre della sposa non lo porta non dovrebbe essere difficile avere informazioni in tal senso con un po’ di anticipo, e la stesa madre dello sposo dovrebbe adeguarsi. Il cappello va  indossato per tutta la durata della cerimonia, ma  tolto a tavola, in ambiente chiuso e, soprattutto a sera tarda. Un divieto tassativo: niente velette ad una cerimonia di mattina. L’unico tipo di copricapo che la signora può anche non togliere a tavola é quello di dimensioni misurate, fa parte dell’acconciatura  e completa lo stile dell’outfit.

Per quanto riguarda l’acconciatura, i capelli raccolti slanciano la figura e sono più raffinati, ma bisogna decidere con il parrucchiere, che deve essere avvisato e se possibile, deve poter avere a disposizione il cappello per provarlo ad acconciatura ultimata.
Infine, come va portato il cappello? Deve ombreggiare il viso, incorniciarlo, non nasconderlo.

Nella nostra gallery fotografica abbiamo scelto alcuni cappelli eccellenti, per lo più appartenenti a teste coronate, voi che ne pensate?

SIlvia GALLI

[ Torna indietro... ]